Nella preghiera chiediamo tante cose, ma il dono più grande
che Dio ci può dare è lo Spirito Santo: è quanto ha detto Papa Francesco
nell’omelia mattutina a Santa Marta, commentando il Vangelo del giorno, che
presenta la parabola di un uomo che a forza di insistere ottiene da un amico
ciò che chiede.
Il servizio di Sergio Centofanti:
Dio
“ha tanta misericordia” afferma Papa Francesco, che inizia l’omelia partendo
dalla Colletta, in cui si chiede perdono a Dio e di “aggiungere ciò che la
preghiera non osa sperare”:
“Questo mi ha fatto pensare: è proprio della misericordia di Dio
non solo perdonare - quello tutti lo sappiamo - ma essere generoso e dare di
più e di più… Abbiamo chiesto: ‘E aggiungi ciò che la preghiera non osa
sperare’. Noi forse nella preghiera chiediamo questo e questo e Lui ci dà di
più sempre! Sempre, sempre di più”.
Nel Vangelo – sottolinea il
Papa – ci sono “tre parole chiave”: “l’amico, il Padre e il dono”. Gesù “mostra
ai discepoli cosa sia la preghiera. E’ come un uomo che si reca a mezzanotte da
un amico per chiedere qualcosa. Nella vita – osserva – “ci sono amici d’oro”
che davvero danno tutto. “Ce ne sono altri più o meno buoni”, ma la Bibbia ci
dice ‘uno, due o tre… non di più!’. Poi, gli altri sono amici, ma non
come questi”. E anche se siamo importuni e invadenti “il legame di amicizia fa
che ci sia dato quello che noi chiediamo”.
“Gesù fa un passo avanti e
parla del Padre: ‘Quale padre tra di voi, se un figlio gli chiede un pesce, gli
darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno
scorpione?’ … ‘Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri
figli, quanto più il Padre del cielo!’”. Quindi – prosegue il Papa – “non solo
l’amico che ci accompagna nel cammino della vita ci aiuta e ci dà quello che noi
chiediamo: anche il Padre del cielo” che “ci ama tanto e del quale Gesù ha
detto che si preoccupa di dare da mangiare agli uccellini del campo. Gesù vuole
risvegliare la fiducia nella preghiera” e dice: “Chiedete e vi sarà dato,
cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve,
chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto”. “Questa – afferma Papa Francesco -
è la preghiera: chiedere, cercare il come e bussare al cuore di Dio”. E il
Padre “darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono”:
“Questo è il dono, questo è il di più di Dio. Dio mai ti dà un
regalo, una cosa che gli chiedi così, senza incartarlo bene, senza qualcosa di
più che lo faccia più bello. E quello che il Signore, il Padre ci dà di più è
lo Spirito: il vero dono del Padre è quello che la preghiera non osa sperare.
‘Io chiedo questa grazia; chiedo questo, busso e prego tanto… Soltanto spero
che mi dia questo’. E Lui che è Padre, mi dà quello e di più: il dono, lo
Spirito Santo”.
“La preghiera – conclude il
Papa - si fa con l’amico, che è il compagno di cammino della vita, si fa col
Padre e si fa nello Spirito Santo. L’amico è Gesù”:
“E’ Lui che ci accompagna e ci insegna a pregare. E la nostra
preghiera deve essere così, trinitaria. Tante volte: ‘Ma lei crede?’: ‘Sì!
Si!’; ‘In che crede?’; ‘In Dio!’; ‘Ma cosa è Dio per lei?’; ‘Dio, Dio!’. Ma Dio
non esiste: non scandalizzatevi! Dio così non esiste! Esiste il Padre, il
Figlio e lo Spirito Santo: sono persone, non sono un’idea nell’aria… Questo Dio
spray non esiste! Esistono persone! Gesù è il compagno di cammino che ci dà
quello che chiediamo; il Padre che ha cura di noi e ci ama; e lo Spirito Santo
che è il dono, è quel di più che dà il Padre, quello che la nostra coscienza
non osa sperare”.
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