Fratelli, è giusto celebrare la venuta del Signore con
tutta la devozione possibile, tanto ci rallegra la sua consolazione … e tanto
brucia il suo amore nel nostro cuore. Ma non pensate solo alla sua prima
venuta, quando “è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (Lc 19,10);
pensate anche all’altra venuta, quando verrà per portarci con lui. Vorrei
vedervi senza sosta occupati a meditare queste due venute, … “ dormire tra i
due ovili” (Sal 68,14), poiché sono le
braccia dello Sposo tra le quali riposava la Sposa del Cantico dei Cantici: “La
sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia” (2,6)…
Ma c’è una terza venuta tra le
due che ho menzionato, e coloro che la conoscono vi si possono riposare per la
loro più grande felicità. Le altre due sono visibili: questa no. Nella prima il
Signore “è apparso sulla terra e ha vissuto fra gli uomini” (Bar 3,38)… ;
nell’ultima “Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio” (Lc 3,6; Is 40,5)… Quella
centrale è segreta; è quella dove solo gli eletti vedono il Salvatore
nell’intimo di se stessi e dove le loro anime sono salvate.
Nel primo avvento, Cristo è
venuto nella nostra carne e nella nostra debolezza; nell’avvento intermedio
viene in Spirito e potenza; nell’ultimo verrà nella sua gloria e maestà. Ma è
con la forza delle virtù che si arriva alla gloria, come è scritto: “Il Signore
degli eserciti è il re della gloria” (Sal 24,10), e nello stesso libro: “Per
contemplare la tua potenza e la tua gloria” (Sal 63,3). La seconda venuta è
dunque come la via che conduce dalla prima all’ultima. Nella prima Cristo è
stato la nostra redenzione; nell’ultima apparirà come la nostra vita; nella
venuta intermedia è nostro riposo e consolazione.
San Bernardo Omelie
4 e 5 per l’Avvento
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