« Guardate il fico »
La terra che
vediamo non ci soddisfa. Essa è soltanto un inizio ; è soltanto una promessa di
un al di là ; anche nel più grande splendore, quando si copre di tutti i suoi
fiori, e ci mostra, nel modo più incantevole, tutti i suoi tesori nascosti,
anche allora, non ci basta. Sappiamo che, in essa, c'è molto di più di quanto
possiamo vedere. Un mondo di santi e di angeli, un mondo glorioso, il palazzo
di Dio, il monte del Signore Sabaoth, la Gerusalemme celeste, il trono di Dio e
di Cristo: tutte queste meraviglie eterne, preziosissime, misteriose e
incomprensibili si nascondono dietro ciò che vediamo. Ciò che vediamo è
soltanto l’involucro esteriore di un regno eterno ; e su questo regno noi
fissiamo gli occhi della nostra fede.
Mostrati,
Signore, come nel tempo della tua Natività, quando gli angeli visitarono i
pastori. La tua gloria si schiuda come i fiori e le foglie sugli alberi. Con la
tua grande potenza trasforma il mondo visibile in quel mondo più divino che
ancora non vediamo. Ciò che vediamo sia trasformato in ciò che crediamo. Per
quanto brillanti siano il sole, e il cielo, e le nuvole, per quanto
verdeggianti siano le foglie e i campi, per quanto dolce sia il canto degli
uccelli, sappiamo che non è tutto lì, e non scambieremo la parte per il tutto.
Queste cose
procedono da un centro di amore e di bontà che è Dio stesso. Ma esse non sono
la sua pienezza. Parlano del cielo, ma non sono il cielo ; sono soltanto, in un
certo senso, dei raggi dispersi, e un fioco riflesso della sua immagine ; sono
soltanto le briciole che cadono dalla tavola.
Beato John Henry
Newman « The Invisible World » PPS, IV, 13
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