domenica 24 agosto 2014

L'APOSTOLATO DELLA CARMELITANA ~ B. Elisabetta della Trinità



B. Elisabetta della Trinità

Reverendo, non le sembra che per le anime non ci sono distanze né separazioni? Questa è proprio la realizzazione della preghiera del Cristo: « Padre, che essi siano consumati in uno ». Mi pare che le anime sulla terra e i glorificati nella luce della visione siano così vicini gli uni agli altri, perché tutti sono in comunione con uno stesso Dio, con un medesimo Padre che si dona agli uni nella fede e nel mistero, e sazia gli altri dei suoi splendori divini, ma è pur sempre lo stesso Dio che portiamo dentro di noi. Egli si china su di noi con tutta la sua carità, di giorno e di notte, per comunicarci, infonderci la sua vita divina allo scopo di trasformarci in creature deificate che lo riflettano dovunque. Quale potenza esercita sulle anime l'apostolo che resta sempre unito alla sorgente delle acque vive! Allora la sua anima può traboccare e riversare tutt'intorno la vita senza vuotarsi mai perché comunica con l'Infinito!
Prego tanto per lei affinché Dio penetri tutte le potenze della sua anima, la faccia partecipe di ogni mistero e tutto in lei sia divino e segnato del suo sigillo. Così sarà un altro Cristo operante per la gloria del Padre! Sono certa che lei pure prega per me. Dal fondo della mia solitudine del Carmelo, voglio essere apostolo insieme con lei, voglio lavorare per la gloria di Dio e per questo occorre che sia tutta piena di lui. Allora sarò onnipotente: uno sguardo, un desiderio diventano una preghiera irresistibile che può ottenere tutto perché, in certo modo, è Dio stesso che offriamo a Dio. Che le nostre anime siano un'anima sola in lui, e mentre lei lo porta alle anime, io resterò in silenzio e adorazione accanto al Maestro come la Maddalena a pregarlo di rendere feconda nelle anime la sua parola. « Apostolo, carmelitana » sono la stessa cosa! Diamoci totalmente a lui, reverendo. Lasciamoci invadere dalla sua linfa divina; che egli sia la vita della nostra vita, l'anima della nostra anima e restiamo consapevolmente, giorno e notte sotto la sua azione divina. Voglia credere, reverendo, alla mia completa devozione in nostro Signore.
B. Elisabetta della Trinità, Lettera al Rev.do Sac. Beaubis, in Scritti, pp. 305-306.

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