La fede apre il miracolo, lo rende possibile là dove altrimenti esso resta solo nella possibilità.
La donna straniera che chiede il miracolo con la fede apre la possibilità, evidenziando che a tutti e a tutto è destinata la grazia, e per questo ne può beneficiare di persona, secondo la sua richiesta.
Spesso noi non vediamo il miracolo perché la nostra fede rimane circoscritta a noi e le possibilità della grazia restano chiuse nel confine delle nostre realtà.
Là dove sappiamo aprire la fede, anche il miracolo si apre, e allora anche la grazia si propaga oltre ogni nostro confine, a beneficio nostro e di tutti.
Ma che cos'è che apre, qual è la chiave per aprire la porta della grazia?
E' l'umiltà.
Accostarsi a Gesà con umiltà apre ogni possibilità e la mette in atto; accostarsi a Lui con pretese e diritto non fa' che chiudere e vanificare l'applicazione della grazia a chiunque.
Strano però, il fatto di trovare sempre gli umili fuori dal contesto di Gesù, mentre chi gli è vicino spesso e solitamente appare con tutto l'orgoglio e la baldanza che fa stonare il rapporto della fede.
Se vogliamo che avvenga il miracolo, ci insegna la donna straniera, occorre umilmente chiedere: la forza dell'umiltà oltrepassa ogni confine.
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