Come per Gesù, osserva il Papa, nel silenzio del deserto diventa udibile “la voce di Dio” ma anche “la voce del tentatore”. Un luogo di ascolto per eccellenza dove – assicura Francesco – “possiamo scendere in profondità, dove si gioca veramente il nostro destino, la vita o la morte”. Ma in che modo sentiamo la voce di Dio?
“La sentiamo nella sua Parola. Per questo è importante conoscere le Scritture, perché altrimenti non sappiamo rispondere alle insidie del maligno. E qui vorrei ritornare sul mio consiglio di leggere ogni giorno il Vangelo. Ogni giorno leggere il Vangelo, meditarlo, un pochettino, dieci minuti (...) Il deserto quaresimale ci aiuta a dire no alla mondanità, agli ‘idoli’, ci aiuta a fare scelte coraggiose conformi al Vangelo e a rafforzare la solidarietà con i fratelli”.
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