BEATA MARIA DI GESÙ (LÓPEZ RIVAS)(1560-1640)
Memoria, 12 settembre
S. Teresa l'accettò per il monastero di Toledo inviandola al quale l'11 agosto 1577,
così la raccomandò: «La invio con 5000 scudi ili dote; ma faccio sapere
che altrettanti ne darei io molto volentieri per averla. Non sia considerata come le altre, perché spero in Dio che abbia da essere un prodigio» (Lettera 464, S. Teresa di Gesù, Epistolario, Edizioni OCD, 1982). Con tale autorevole presentazione, ricevette subito l'abito il 12 agosto 1577, emettendo poi la professione l'8 settembre 1578, nonostante la salute delicata che faceva temere per il suo avvenire. A Toledo si pensava di dimetterla: l'intervento di S. Teresa fu decisivo:
« Pensino bene - scrisse - a quello che fanno, perché se non ammettono
alla professione suor Maria di Gesù, la farò venire ad Àvila, e il
monastero che l'avrà sarà il più fortunato di tutti. Per conto mio la
vorrei sempre con me nel mio monastero, anche se dovesse stare a letto
tutta la vita» (Lettera, 465, Ibidem).
Nonostante le sofferenze fisiche e morali che suor Maria ebbe a sopportare, resse meravigliosamente alla vita carmelitana e visse a lungo. Fu sempre cara a S. Teresa
che nelle visite a Toledo ebbe sempre per lei segni di predilezione e
sempre cercò maternamente di curarla, non tanto dai mali fisici, quanto
dalla "malattia di amore" che pativa per Dio. Per questo, al fine di
distrarla, la volle sacrista e poi infermiera; ma, pur attendendo scrupolosamente ai doveri, continuamente era attirata e assorbita in Dio. Durante la sua permanenza a Toledo nel 1580, più volte S. Teresa chiese consiglio e luce anche in problemi di teologia mistica alla giovane religiosa,
alla quale una volta ebbe a dire: «Dev'essere realmente come dici tu,
"letradillo" (teologuccio) mio». L'appellativo "letradillo" passò alla
storia divenendo il nome con cui comunemente la Beata fu ed è chiamata.
Anima di una semplicità e di un candore straordinario, fu cara al Signore che effuse in lei carismi e grazie di contemplazione. Nei suoi scritti è frequente il riferimento al Sacro Cuore di Gesù dal quale, nelle sue contemplazioni, vide più volte procedere torrenti di grazia. Tale devozione era intimamente congiunta in lei con quella del Santissimo Sacramento e del Prezioso Sangue. Singolare pure la devozione a Gesù Bambino, da lei chiamato «Dottore dell'infermità di amore », e a Maria Santissima, specialmente nel mistero dell'Assunzione.
Ancora in vita suor Maria di Gesù godette fama di santità. S. Teresa, circa nel 1580 ebbe a dire: «Maria di Gesù non solo sarà santa, ma lo è già». E il grande beniamino della santa, Padre Graciàn, circa nel 1614, nella Peregrinación de Anastasio (Diál. 16), mentre ella era ancora in vita, ne parlava apertamente come di
[...] una
religiosa molto cara alla S. Madre Teresa, perché oltre a essere santa
fin da bambina e ad aver virtù grandi e eroiche, una volta, avendo
chiesto a nostro Signore di concederle qualcosa che le facesse sentire
fisicamente la sua Passione, ebbe dal Redentore che le apparve una
corona di spine sul capo, da cui le risultò un dolore così forte che mai
le si leva. Ed è misterioso che con esso possa vivere e non mancare ai
doveri dell'Ordine. Inoltre, appresso, venendo incontro al suo continuo
desiderio di patire per Cristo in memoria della sua Passione, nostro
Signore le ha dato ai piedi, alle mani e al costato dolori così acuti
che fanno meraviglia. Mi è ben nota questa religiosa, nativa di Molina,
di nome Maria di Gesù, già priora di Toledo di cui potrò raccontare
molte cose meravigliose (ed. Burgos 1905, p. 321).
Nel mese successivo alla sua morte, per
precetto dell'Ordine, le monache furono obbligate a fornire la loro
testimonianza giurata sulle virtù della Beata. Il processo vero e
proprio cominciò nel 1914. La causa di beatificazione fu introdotta il 10 dicembre 1920 (cf. AAS, XIX [1927], pp. 102-10.5). Il 14 novembre 1976 è stata beatificata a Roma dal Beato Paolo VI.
di P. Valentino Macca ocdda Santi del Carmelo, a cura di Ludovico Saggi Ocarm, Institutum Carmelitanum, Roma, 1972.
da | carmeloveneto.it
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