mercoledì 15 ottobre 2014

Ritornare al 'sè'

don Luciano Sanvito



QUANDO DIVENTIAMO LUOGHI DI MORTE E DI MORTALITA'...

L'esteriorità che ci prende e che ci assilla quasi fossimo schiavi delle apparenze e dell'impressione fatta agli altri diventa una tomba, un sepolcro che fa sperimentare in chi ci incontra l'esperienza della morte e della mortalità morale.

L'essere invaghiti di noi stessi di fronte agli altri e ai loro giudizi ci rende incapaci ad affrontare quello che siamo, e ci rende attivi invece nel mostrare agli altri quello che non siamo veramente, ma che a noi interessa far apparire comunque di noi: l'osservanza della regola fin nelle minuzie, per poter essere considerati giusti; i primi posti nei seggi della preghiera recitata, per poter essere considerati maestri; le apparenze nostre in ordine e ammirazione, per poter così ergerci a giudici sugli altri.

Gesù ripercorre queste realtà che rendono la persona deformata da uno stile di morte e invita a cogliere invece il dono della conversione, dell'umiltà e della comprensione di ciò che ognuno è in sè e attorno a sè per poter essere strumento e occasione di vita, segno di essa.

SPESSO QUELLO CHE NON SIAMO LO FACCIAMO,
MENTRE NON FACCIAMO MAI QUELLO CHE SIAMO.

La sintonia con quello che sono diventa il segno della vita rinnovata.

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