
Il Rosario, in modo particolare, con la meditazione dei “misteri” coinvolge nella preghiera vocale l’intera capacità espressiva della persona. Esso, facendoci rivivere i momenti di gioia e di dolore della vita di Cristo e della sua Madre Immacolata, nutre lo spirito, guida al dialogo con il Signore e alla contemplazione. Nel Rosario ricordiamo, inoltre, la nostra condizione umana segnata dal peccato ed imploriamo il perdono divino. Impetriamo le grazie di cui abbiamo bisogno, prima fra tutte, quella di fuggire il male e di vivere nell’amicizia col Signore, conformando noi stessi al suo Vangelo.
Giovanni Paolo II , Santuario Madonna di Monte Berico 7 settembre 1991
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