E' rinomata la definizione di S. Giovanni della Croce come “il più santo dei poeti e il più poeta dei santi”
del grande poeta spagnolo Antonio Machado. Per ricordare come
quest'apprezzamento non sia soltanto una esagerazione poetica, ma un
riconoscimento ecclesialmente proclamato, riportiamo
la Lettera Apostolica promulgata da S. Giovanni Paolo II nel 1993 con
cui il Nostro Padre S. Giovanni della Croce viene ufficialmente
dichiarato patrono dei poeti di lingua ispanica. Il testo originale è
contenuto negli Acta Apostolicae Sedis 85 (1993), pp. 552-553, soltanto
in lingua latina, ma lo abbiamo tradotto in italiano appositamente per i
nostri lettori:
Lettera Apostolica data con Motu ProprioS.
Giovanni della Croce, sacerdote e Dottore della Chiesa, è confermato
patrono presso Dio dei poeti o compositori di carmi scritti in lingua
spagnola
Giovanni Paolo PP. II
A memoria perpetua.
S.
Giovanni della Croce è giustamente annoverato fra i più celebri poeti
dell’umanità, sacerdote e Dottore della Chiesa, eccellente per santità
di vita, sapienza e disciplina mistica. Egli, spinto da amore divino e
servendosi della lingua spagnola, compose moltissimi carmi che invitano,
con sublime arte poetica, l’animo di chi li legge o ascolta alla
Bellezza superna, al Vero eterno e al Bene infinito. E’ noto inoltre che
molti poeti cattolici, specialmente ispanofoni, stimano grandemente
questo Santo, lo seguono come maestro in materia poetica, lo venerano
con culto particolare.
Per
questo motivo, il Venerabile Nostro Fratello S. R. E. Cardinal Susquía
Goicoechea, Arcivescovo Metropolita di Madrid, anche a nome della
Conferenza episcopale spagnola e insieme al Venerabile Nostro Fratello
Nicola di Gesù S. R. E. Cardinal López Rodríguez Arcivescovo Metropolita
di S. Domingo e presidente del Consiglio episcopale dell’America
Latina, accogliendo le dichiarazioni espresse dall’Accademia “de
Juglares de Fontiveros”, da altre istituzioni accademiche e da altri
poeti, approvarono, secondo il rito e con lettere consegnate il 7 maggio
e 7 ottobre dello scorso anno, l’elezione di S. Giovanni della Croce a
patrono presso Dio dei poeti o compositori di carmi scritti in lingua
spagnola. Richiesero inoltre che siffatta elezione e approvazione
venisse ratificata secondo le norme dell’istituzione dei patroni e a
norma dell’Istruzione “de Calendariis particularibus atque Officiorum et
Missarum Propriis recognoscendis”, n. 30.
Noi, che ben conosciamo e stimiamo la vita e le opere dello stesso celebre Santo e che siamo Soci honoris causa
dell’Accademia succitata, risultando quest’elezione e approvazione
condotte a norma di diritto, accondiscendiamo molto volentieri alle
zelanti richieste. Per questo motivo, approvato ciò che la Congregazione
per il Culto divino e per la Disciplina dei sacramenti ha svolto in
questa materia secondo le facoltà da Noi concesse, in virtù di questa
lettera, con la nostra massima potestà apostolica, in modo perpetuo
confermiamo S. Giovanni della Croce patrono presso Dio dei poeti o
compositori di carmi scritti in spagnolo, concedendo tutti i privilegi
giuridici e liturgici che ne conseguono secondo le rubriche.
Non
dubitiamo minimamente che l’onore concesso sia per il bene della
religione e a vantaggio spirituale dei poeti cattolici di lingua
spagnola, e che parimenti accresca con pregio particolare la recente
Solennità celebrata in occasione del quarto centenario della morte di un
uomo tanto grande, araldo di Dio, riformatore del Carmelo e luce della
Chiesa.
Vogliamo infine che questa lettera sia valida al presente e in futuro, nonostante qualsiasi cosa in contrario.
Data
a Roma, in S. Pietro, con anello del Pescatore, il giorno settimo del
mese di marzo, nell’anno 1993, quindicesimo del nostro Pontificato.
Card. Angelo SodanoSegretario di Stato
da | carmeloveneto.it
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