venerdì 20 febbraio 2015

Lectio: Sabato, 21 Febbraio, 2015


1) PREGHIERA
Guarda con paterna bontà, Dio onnipotente,
la debolezza dei tuoi figli,
e a nostra protezione e difesa
stendi il tuo braccio invincibile.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
2) LETTURA DEL VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca 5,27-32
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi!” Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola.
I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: “Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?”
Gesù rispose: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi”.
3) RIFLESSIONE
• Il Vangelo di oggi presenta lo stesso tema su cui abbiamo riflettuto a Gennaio nel vangelo di Marco (Mc 2,13-17). Solo che questa volta ne parla il Vangelo di Luca ed il testo è ben più corto, concentrando l’attenzione sulla scena principale che è la chiamata e la conversione di Levi e la conversione che ciò implica per noi che stiamo entrando in quaresima.
• Gesù chiama un peccatore ad essere suo discepolo. Gesù chiama Levi, un pubblicano, e costui, immediatamente, lascia tutto, segue Gesù ed entra a far parte del gruppo dei discepoli. Subito Luca dice che Levi ha preparato un grande banchetto nella sua casa. Nel Vangelo di Marco, sembrava che il banchetto fosse in casa di Gesù. Ciò che importa è l’insistenza nella comunione di Gesù con i peccatori, attorno al tavolo, cosa proibita.
• Gesù non è venuto per i giusti, ma per i peccatori. Il gesto di Gesù produsse rabbia tra le autorità religiose. Era proibito sedersi a tavola con pubblicani e peccatori, poiché sedersi a tavola con qualcuno voleva dire trattarlo da fratello! Con il suo modo di fare, Gesù stava accogliendo gli esclusi e li stava trattando da fratelli della stessa famiglia di Dio. Invece di parlare direttamente con Gesù, gli scribi dei farisei parlano con i discepoli: Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori? E Gesù risponde: Non sono i sani che hanno bisogno del medico; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi!” La coscienza della sua missione aiuta Gesù a trovare la risposta e ad indicare il cammino per l’annuncio della Buona Novella di Dio. Lui è venuto per riunire la gente dispersa, per reintegrare coloro che erano stati esclusi, per rivelare che Dio non è un giudice severo che condanna e respinge, bensì un Padre/Madre che accoglie ed abbraccia.
4) PER UN CONFRONTO PERSONALE
• Gesù accoglie ed include le persone. Qual è il mio atteggiamento?
• Il gesto di Gesù rivela l’esperienza che ha di Dio Padre. Qual è l’immagine di Dio di cui sono portatore/portatrice verso gli altri mediante il mio comportamento?
5) PREGHIERA FINALE
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera. (Sal 85)

da | O.Carm

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