domenica 21 dicembre 2014

31 dicembre 2014 Marcia Nazionale per la Pace a Vicenza





 Ecco il programma dettagliato con le quattro tappe del cammino

Non più schiavi ma fratelli
47a marcia nazionale della pace 2014
 
Il tema che il Papa ci consegna per la prossima Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio 2015 è «NON PIÙ SCHIAVI MA FRATELLI». Lo stesso tema ci è consegnato anche dai Vescovi italiani, da Pax Christi, dalla Caritas italiana e dall’Azione cattolica che organizzano la Marcia per la Pace del 31 dicembre che si terrà quest’anno a Vicenza nella sua 47a edizione.
 
Mercoledì 31 dicembre  alle 16.30 dal Piazzale della Vittoria di Monte Berico partirà un cammino di 4 tappe per le vie della nostra città.
Lo aprirà Pax Christi mettendoci “in rete” con gli operatori di pace seminati nel mondo.
 
Nella prima tappa faremo memoria della prima guerra mondiale (iniziata proprio 100 anni fa) e combattuta anche nei nostri territori. Dal Piazzale di Monte Berico si vede uno spettacolare paesaggio che fu teatro di una “inutile strage”, come la definì il papa di allora (Benedetto XV). E da quel Piazzale si vede bene e grande anche l’ultima base militare americana, segno che gli uomini non hanno ancora “disarmato gli animi” come auspicava Giovanni XXIII nella Pacem in terris.
 
La seconda tappa a Campo Marzo ci fermerà sulla conflittualità presente nel mondo di oggi, una “guerra mondiale a pezzi” (papa Francesco). E le schegge di questa guerra arrivano fino ai piccoli spazi di tutti i giorni. Campo Marzo è un nome significativo, che viene dall’abbondanza d’acqua, e starebbe a significare campo “marcio”. La violenza è come un’alluvione silenziosa che rende molti luoghi della vita di tutti i giorni un “campo marcio”.
 
Poi una terza tappa nella chiesa di S. Lorenzo, e qui saremo fermati dalla testimonianza dei missionari rapiti i Camerun (d. Gianantonio e d. Giampaolo), che sono come una reliquia di tutte le persecuzioni religiose, in aumento nel mondo. Con loro ascolteremo anche i “Cristiani per la pace” di Vicenza.
 
Infine l’ultima tappa nel cortile del Seminario diocesano, e lì la Marcia accoglierà i giovani che passano l’ultima sera dell’anno con le persone “dei margini” (Quelli dell’ultimo), una iniziativa che è segno di fraternità, piccola forse, ma bella. Alla voce giovane si unirà quella “stagionata” del vescovo Bettazzi (che ha partecipato a tutte le 47 Marce nazionali).
 
Dal seminario poi l’ultimo tratto fino alla Cattedrale, dove il vescovo Beniamino presiederà l’Eucaristia alle 22.30 assieme ad alcuni Vescovi, e raccoglierà attorno alla Parola, al Pane consacrato e alla Comunità il frutto di un cammino che ci auguriamo coinvolga tutta la Diocesi.
Al termine della celebrazione in Piazza Duomo, dove sarà allestito un grande tendone riscaldato, sarà offerta la cena a tutti coloro che vorranno concludere con un momento di festa e fraternità.
 
Un soldato della prima guerra mondiale ha lasciato scritto in una trincea «VOLIAMO LA PACE!». È uno splendido errore di ortografia: «Vogliamo la pace!». Invita anche a «Volare … la pace». L’angelo nell’immagine, simbolo del volo alto e libero di quel soldato, è artisticamente composto con schegge della prima guerra mondiale, ad opera di don Adriano Campiello, parroco di Castelvecchio di Valdagno (VI), che dalla “tragica materia” continua a trarre “scene di vita”.
 
 

Nessun commento:

Posta un commento