lunedì 22 dicembre 2014

Commento su Luca 1,63 «Giovanni è il suo nome»


Come vivere questa Parola?

Il vangelo ci racconta la nascita di Giovanni Battista, il precursore di Cristo. La profezia fatta a Zaccaria si realizza: Elisabetta gli ha dato un figlio e sarà chiamato Giovanni (che significa "Dio fa grazia"). Questo bambino profetizzato e come il messaggero di Dio a preparare la via davanti a Messia, a convertire il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, (vedi la prima lettura tratta da Malachia 3,1-4.23-24).

Questo bambino è dunque un «dono di Dio per l'umanità e gli avvenimenti eccezionali che accompagnano la sua nascita provocano sconcerto: un nome mai usato nella famiglia, un muto che ottiene la parola e la gente che si chiede "che ne sarà mai di questo bambino?"

Dunque da una parte Dio irrompe con la sua novità, con cambiamenti radicali e dall'altra la gioia dei genitori e dei vicini per il bambino che pone fine alla sterilità e li trova uniti nel lieto annuncio di una nascita tanto attesa.

La meraviglia e lo stupore sono i primi passi per accogliere Dio che si rende presente nella nostra vita, come sono le prime luci dell'alba preludono alla pienezza del giorno

Preghiamo anche noi il Signore per essere attenti ai segni e agli eventi che ogni giorno nella sua bontà e misericordia ci pone davanti.

Dalle parole di un romanziere

Vivete dunque e siate felici, figli prediletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all'uomo l'avvenire, tutta l'umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare.
Alexandre Dumas (Il conte di Montecristo)

da | Casa di Preghiera San Biagio FMA

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