mercoledì 30 aprile 2014

Commento su At 5, 25 "Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo".



At 5, 25
Come vivere questa Parola?

Questo connubio nuovo tra Spirito Santo e uomini di Gesù, crea ai governanti religiosi e civili della Palestina di duemila anni fa, non pochi problemi. Mettono in prigione questi apostoli chiacchieroni e il giorno dopo se li ritrovano nel tempio, in piazza ancora a parlare, senza che nessuno abbia aperto loro le porte del carcere e senza che le guardie si siano accorte di benché minimo movimento fuori posto. Luca mette in risalto, riportando questi avvenimenti, come l'azione dello Spirito sia forte, efficace e pacifica. Alle reazioni violente, aggressive, costrittive corrispondono liberazioni leggere, senza urti, ma che con la loro delicatezza rivelano l'inutilità e goffaggine degli interventi precedenti. L'esito è lo sconcerto dei potenti: si sentono abbattuti, spodestati, dolcemente si... ma in modo definitivo.
Signore, permetti che anche la nostra fiducia nello Spirito sia grande così da lasciarci condurre dalla sua vivace intuizione che cerca la vita dove sembra essere scomparsa e smette di cercarla dove agli occhi degli uomini effimeri sembra prosperare.
La voce di un profeta del primo testamento

Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come di aquila, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi"

Isaia 40, 31

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