giovedì 17 aprile 2014

Commento su Isaia 61,1 "Lo spirito del Signore Dio è su di me"




"Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri".
Is 61,1

Come vivere questa Parola?

Il Signore che Isaia presenta è Gesù, il Redentore promesso. Non a caso parla qui in prima persona. E quel che lo Spirito del Signore gli fa realizzare rivestendolo totalmente del suo potere, è decisamente salvezza.

In queste brevi righe si dice di Lui anzitutto che è portatore di un annuncio, per nulla atipico.

Al contrario, spicca (proprio perché posto all'inizio) quell'aggettivo "lieto" che ne qualifica la sostanza.

L'altra attenzione va data ai destinatari. Si tratta dei "miseri", quelli delle periferie esistenziali che non solo non hanno niente, ma non contano niente. Altri destinatari sono i molti che hanno il cuore ferito e piagato dal non - amore o dall'amore sbagliato. Ed è poi la forte proclamazione di ciò a cui l'uomo e la donna hanno più diritto: la libertà da tutto quello che schiavizza la mente, il sentire, le decisioni.

La proposta è di sostare su queste righe, facendo memoria, in cuore, di tutti questi tipi di oppressione che oggi, sono causa di una società in degrado.

Ecco, questo Giovedì Santo ci aiuti ad accorgerci come concorda questa dolorosa realtà con il MISTERO di GESU'; quanto sia vero che nella sua PASSIONE e MORTE Egli si sia addossato tutto questo male e abbia sofferto perché l'uomo possa ritrovare i suoi beni, possa tornare ad essere se stesso: uomo che cammina a fronte alta, sapendosi amato e perdonato, quindi capace a sua volta di amare.

Gesù, grazie oggi per l'Eucarestia, memoriale che rinnova questo mistero di grazia, di gioia, di libertà.

La voce di un Vescovo e Dottore della Chiesa

«A forza di adorare e di mangiare la Bellezza, la bontà e la Purezza in persona in questo divin Sacramento, diverrai tutta bella, buona e pura»
S. Francesco di Sales

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