martedì 6 maggio 2014

Commento su Atti 7,56-57 «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio»



«Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui.
Atti 7,56-57

Come vivere questa Parola?

Stefano vive l'ora del suo martirio, in una tale certezza di fede-speranza che è come se già il cielo si schiudesse sopra il suo capo, così come luminosamente splende nel suo cuore. Stefano, completando la sua fede chiara in Dio Padre con quella cristiana che è fede nel Figlio di Dio, vede la gloria di Dio e Gesù che sta alla sua destra, e lo proclama con gioia estatica. Ma la sua luce, anzi il suo essere figlio della luce scatena le tenebre dell'odio e della violenza: la rabbia di quelli che non vogliono saperne di Gesù e dei suoi testimoni. Ecco: il testo dice la loro rabbia malevola con quelle parole: "si turarono gli orecchi e poi si scagliarono tutti insieme contro di lui".

Sì, anche nel male, nell'anti-amore c'è coalizione. L'accecamento che nasce dalla rivolta di chi non accetta la verità circa il proprio cattivo operare suscita il gesto che è tra il ridicolo e il tragico: quello di tapparsi gli orecchi alzando grida altissime di ingiusta condanna. Quel che poi avviene è il frutto maturo di un rancore odio invidia e ingiusta condanna che non possono più contenere. Non a uno a uno ma tutti insieme si scagliano contro Stefano uccidendolo con la lapidazione.

Contemplare oggi questa scena dura drammatica e tuttavia folgorante significa persuadersi che ciò che conta, anche oggi, in un mondo paganeggiante, è scegliere di vivere da testimoni di Cristo, costi quel che costi. Non saremo lapidati ma irrisi e non gratificati da leggi civili o di favoreggiamenti vari.

Splenderà però il sole di Cristo nel nostro cuore e la sua gioia sarà anche la nostra.

La voce di un teologo

I libri, i documenti, i ragionamenti non ci potranno mai convincere e convertire. Ciò di cui c'è bisogno è la luce di una vita, ml'irradiamento di un volto, il battito di un cuore: è il dono di tutta una vita
Maurice Zundel

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