sabato 31 maggio 2014

Commento su Sofonia 3,16-17



Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia.
Sof 3,16-17

Come vivere questa Parola?

Un grido di gioia che rischiamo di non lasciar risuonare adeguatamente in noi. Eppure quel: "Non temere, non lasciarti cadere le braccia", oggi, più che allora, ha un fondamento ben saldo. Non si tratta della predizione di un profeta che annuncia il termine di oppressioni e violenze, ma della convalidata certezza di una presenza di amore che non verrà mai meno.

Elisabetta l'ha riconosciuta nel grembo gravido di Maria. Per noi c'è la conferma della parola di Gesù: "Sarò con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi!". E da allora, nel più umile tabernacolo, Egli è silenziosamente presente, come è presente nella sua Parola, nel fratello, in me.

No, non è stanco di stare con i figli dell'uomo!

Questo vale non solo a livello ecclesiale o riguardo all'umanità presa genericamente e globalmente, ma per me, per te, per ogni uomo che si dibatte alla presa con le difficoltà del vivere. Dio è in te un Salvatore potente! Non c'è motivo di abbattersi, di temere. Egli può rinnovarti con il suo amore. Di più: egli gioisce esulta per te!

Maria, vera e novella Arca dell'Alleanza, viene a visitarci nelle nostre fragilità e difficoltà, recandoci il frutto stupendo del suo grembo. Viene, perché la tristezza sia bandita dai cuori, viene perché è madre e non solo di Colui che custodisce in sé, ma di ogni figlio generato sotto la croce.

Fermerò, quest'oggi, il mio sguardo contemplativo su Maria che viene in casa mia perché in me, come in Elisabetta esploda la gioia.

Vieni, o Madre, a dimorare nella mia casa. Vieni con il tuo dolce segreto: pegno di una amore che mi precede e mi accompagna, rendendo luminosi i miei giorni.

La voce di una carmelitana

Se vogliamo cogliere il Fiore benedetto dobbiamo arrivare al ramo che Lo porta, che è il seno verginale di Maria.
Madre Maria Candida dell'Eucaristia

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