sabato 30 novembre 2013

Il martirio di sant’Andrea, apostolo
    “O croce tanto lungamente desiderata, offerta ora all’aspirazione della mia anima, vengo a te, pieno di gioia e sicurezza. Ricevimi con gioia, me, discepolo di colui che pendeva dalle tue braccia…” Così parlava Sant’Andrea [secondo la tradizione], guardando da lontano la croce innalzata per il suo supplizio. Da dove gli venivano una gioia e un’esultanza così incredibili? Da dove tale perseveranza in un essere così fragile? Da dove quest’uomo traeva un’anima così spirituale, una carità tanto fervente e una volontà tanto forte? Non è giusto pensare che prendesse da se stesso un sì gran coraggio; era il dono perfetto disceso dal Padre della luce (Gc 1,17), dal solo che fa meraviglie. Era lo Spirito Santo che veniva in aiuto alla sua debolezza e che metteva nel suo cuore un amore forte come la morte, ed anche più forte della morte (Ct 8,6).

    Piaccia a Dio che possiamo partecipare a questo Spirito, anche noi oggi! Poiché, se ora è faticoso lo sforzo della conversione, se ci pesa vegliare nella preghiera, è unicamente a causa della nostra povertà spirituale. Se lo Spirito Santo è con noi, verrà sicuramente in aiuto alla nostra debolezza. Ciò che ha fatto per sant’Andrea davanti alla croce e alla morte, lo farà anche per noi: toglierà all’impegno della conversione il carattere difficile, lo renderà desiderabile ed anche piacevole… Fratelli, cerchiamo questo Spirito, facciamo di tutto per ottenerlo, o per possederlo più pienamente, se già l’avessimo. Poiché “Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene” (Rom 8,9). “Noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio” (1Cor 2,12)… Dobbiamo dunque prendere la nostra croce con sant’Andrea, o piuttosto con colui che egli ha seguito, il Signore nostro Salvatore. La causa della sua gioia era che moriva non solo con lui, ma come lui, e che, unito così intimamente alla sua morte, con lui avrebbe regnato…. Poiché su questa croce è la nostra salvezza.

San Bernardo monaco cistercense e dottore della Chiesa 

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