domenica 15 giugno 2014

Commento su 2 Cor 13,11



"Fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi."

2 Cor 13,11
Come vivere questa Parola?

Dio non solo nella sua essenza è amore e pace ma è anche colui che ha fatto dell'amore e della pace una scelta precisa e il suo criterio di giudizio. Ci guarda attraverso queste lenti e si lascia invitare da chi cerca l'amore e la pace.

I nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre scelte hanno il potere (!) di attirare o di respingere la presenza del Signore. É il nostro potere e anche la nostra responsabilità.

Per l'apostolo Paolo impegnarsi per la gioia (degli altri e di conseguenza anche nostra), tendere alla perfezione e quindi puntare in alto, incoraggiarsi a vicenda, salutarsi con un bacio santo quindi non falso come quello di Giuda, scegliere decisamente di volere la pace e di vivere in pace, sono tutti atteggiamenti che afferrano il Dio della pace e dell'amore.

In noi il Signore vuole stare comodo, sentirsi a sua agio. E quando trova quei sentimenti che sono un piccolo riflesso della sua vita intima, allora si sente a casa e sente di poter dare in abbondanza: "una misura buona, pigiata, colma e traboccante, vi sarà versata nel grembo." ( Lc 6,38 ).

Mosè chiedeva a Dio di camminare in mezzo al suo popolo. In Gesù l'ha fatto, anche fisicamente.

E con il dono dello Spirito dal camminare "in mezzo" è passato al vivere "dentro". Ad essere presente "sempre".

Siamo troppo piccoli per comprendere il dono che il Dio uno e trino fa di se stesso. La nostra ragione non può che ammettere la sua sconfitta davanti a questo mistero che però può essere intuito proprio da chi fa una decisa e irrevocabile scelta di parte: volere Lui con il pacchetto completo, fatto dai sentimenti che furono in Cristo Gesù.

Come Mosè, mio Dio, mi curvo e mi prostro davanti a te e ti chiedo: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, se trovi in me qualcosa di Te, non stancarti di cercarmi per venire ad abitare nella mia casa. Della mia perseveranza posso dubitare ma non della tua e del tuo amore.
La voce di un monaco

"Che cosa ti serve disputare intorno ai profondi misteri della Trinità, se poi ti manca l'umiltà, senza la quale non riesci gradito alla Trinità?"

dall' Imitazione di Cristo

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