venerdì 13 giugno 2014

Lectio Divina di Venerdì, 13 Giugno, 2014

faith_reflections_banner.jpg

1) PREGHIERA

O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

2) LETTURA DEL VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo 5,27-32
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all’adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio”.

3) RIFLESSIONE

• Nel vangelo di ieri, Gesù ha fatto una rilettura del comandamento: “Non uccidere” (Mt 5,20-26). Nel vangelo di oggi, Gesù rilegge il comandamento “Non commettere adulterio”. Gesù rilegge la legge partendo dall’intenzione che Dio aveva proclamato secoli prima sul Monte Sinai. Cerca lo Spirito della Legge e non si rinchiude nella lettera. Riprende e difende i grandi valori della vita umana che costituiscono lo sfondo di ciascuno di questi Dieci Comandamenti. Insiste sull’amore, sulla fedeltà, sulla misericordia, sulla giustizia, sulla verità, sull’umanità (Mt 9,13; 12,7; 23,23; Mt 5,10; 5,20; Lc 11,42; 18,9). Il risultato dell’osservanza piena della Legge di Dio umanizza la persona. In Gesù appare ciò che avviene quando un essere umano lascia che Dio riempia la sua vita. L’obiettivo ultimo è quello di unire i due amori, la costruzione della fraternità in difesa della vita. Più grande è la fraternità, maggiore sarà la pienezza di vita e maggiore sarà l’adorazione tributata da tutte le creature a Dio Creatore e Salvatore.
• Nel vangelo di oggi, Gesù guarda da vicino il rapporto uomo-donna nel matrimonio, base fondamentale della convivenza umana. C’era un comandamento che diceva: “Non commettere adulterio”, ed un altro che diceva: “Chi divorzia da sua moglie, deve darle l'atto di divorzio”. Gesù riprende i due comandamenti, dando ad essi un nuovo significato.
• Matteo 5,27-28: Non commettere adulterio. Cosa richiede da noi questo comandamento? L’antica risposta era questa: l’uomo non può dormire con la donna di un altro. Questo lo esigeva la lettera del comandamento. Ma Gesù supera la lettera e dice: “ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore."
L’obiettivo del comandamento è la fedeltà reciproca tra uomo e donna che assumono insieme la vita insieme, da sposati. E questa fedeltà sarà completa solo se i due sapranno essersi fedeli l’uno all’altra nel pensiero e nel desiderio e sapranno giungere ad una trasparenza totale tra di loro.
• Matteo 5,29-30: Cava l’occhio e taglia la mano. Per illustrare ciò che Gesù ha appena detto, enuncia una parola forte di cui si serve in un’altra occasione quando parlò dello scandalo verso i piccoli (Mt 18,9 e Mc 9,47). Lui dice: “Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna”. Ed afferma lo stesso nei riguardi della mano. Queste affermazioni non possono prendersi letteralmente. Indicano una radicalità e la serietà con cui Gesù insiste nell’osservanza di questo comandamento.
• Matteo 5,31-32: La questione del divorzio. All’uomo era permesso dare l'atto di divorzio alla donna. Gesù dirà nel Discorso della Comunità che Mosè lo permise per la durezza di cuore della gente (Mt 19,8). “Ma io vi dico: chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all’adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio". Si è discusso molto su questo tema. Basandosi su questa affermazione di Gesù, la chiesa orientale permette il divorzio in caso di “fornicazione”, cioè, di infedeltà. Altri dicono che qui la parola fornicazionetraduce un termine aramaico o ebraico zenuth che indicava un matrimonio tra gente della stessa parentela, che era proibito. Non sarebbe un matrimonio valido.
• Lasciando da parte l’interpretazione corretta di questa parola, ciò che importa è vedere l’obiettivo ed il senso generale delle affermazioni di Gesù nella nuova lettura che fa dei Dieci Comandamenti. Gesù parla di un ideale che deve stare sempre dinanzi ai miei occhi. L’ideale definitivo è questo: “Essere perfetto come il Padre del cielo è perfetto” (Mt 5,48). Questo ideale vale per tutti i comandamenti rivisti da Gesù. Nella rilettura del comandamento: “Non commettere adulterio“, questo ideale si traduce in trasparenza e onestà tra marito e moglie. Più nessuno può dire: “Sono perfetto come il Padre del cielo è perfetto”. Staremo sempre al di sotto della misura. Non potremo mai meritare il premio perché saremo sempre al di sotto della misura. Ciò che importa è continuare il cammino, volgere lo sguardo verso l’ideale, sempre! Ma, nello stesso tempo, come fece Gesù, dobbiamo accettare le persone con la stessa misericordia con cui Lui accettava le persone e le orientava verso l’ideale. Per questo, certe esigenze giuridiche della Chiesa oggi, come per esempio, non permettere la comunione a persone che vivono in seconde nozze, sembrano andare più d’accordo con l’atteggiamento dei farisei che con quello di Gesù. Nessuno applica letteralmente la spiegazione del comandamento “Non uccidere”, dove Gesù dice che chi dice idiota a suo fratello merita l’inferno (Mt 5,22). Poiché se così fosse, tutti avremmo garantita già l’entrata all’inferno e nessuno si salverebbe. Perché la nostra dottrina usa misure differenti nel caso del quinto e del nono comandamento?

4) PER UN CONFRONTO PERSONALE

• Riesci a vivere l’onestà totale e la trasparenza con le persone dell’altro sesso?
• Come capire l’esigenza “essere perfetto come il Padre celeste è perfetto”?

5) PREGHIERA FINALE

Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 26)

Nessun commento:

Posta un commento