
Papa
Francesco - Stadio Olimpico Incontro con il Rinnovamento Carismatico cattolico
Una
nuova missionarietà rafforzata nell’unità. E’ l’esortazione del Papa oggi, allo
Stadio Olimpico di Roma, incontrando le realtà del Rinnovamento Carismatico
Cattolico. Occasione la 37.ma Convocazione Nazionale del Rinnovamento
nello Spirito Santo. Il Papa ha parlato anche della famiglia, sotto attacco e
del ruolo centrale degli anziani, ai sacerdoti ha detto: “siate vicini a Gesù e
alla gente”. Presenti oltre 52mila persone, provenienti da 55 Paesi del mondo.
A Roma anche i due organismi di collegamento del Rinnovamento Carismatico
Cattolico nel mondo: ICCRS (International Catholic Charismatic Renewal
Services) e CFCCCF (Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and
Fellowships).
Massimiliano Menichetti:
Massimiliano Menichetti:
Un coro
di applausi e note è esploso all’arrivo del Papa che poi con le braccia alzate
ha cantato con tutto lo Stadio in spagnolo: “vive Jesus el Senor”. E l’Olimpico
è diventato arena di fede e speranza in cui il soffio dello Spirito Santo
invocato dall’assemblea, come in un Cenacolo a cielo aperto, ha illuminato le
menti e scaldato il cuore dei 52mila presenti provenienti da 55 Paesi. Forti
gli appelli: all’unità del Rinnovamento; a non eccedere nell’organizzazione
delle cose – lasciate agire Dio ha detto -; a non essere “controllori
della Grazia”, “dogane dello Spirito Santo”:
Questo è il vostro percorso: Evangelizzazione,
Ecumenismo spirituale, cura dei poveri e dei bisognosi e accoglienza degli
emarginati. E tutto questo sulla base della a-do-ra-zione! Il fondamento del
rinnovamento è adorare Dio!
Cercate
l'unità nel Rinnovamento – ha proseguito - perché l'unità viene dallo Spirito
Santo e nasce dall'unità della Trinità:
La divisione, da chi viene? Dal demonio! La divisione
viene dal demonio. Fuggite dalle lotte interne, per favore! Fra voi non ce ne
siano!
“Uscite
nelle strade a evangelizzare, annunciando il Vangelo; ricordate che la Chiesa è
nata “in uscita”, quella mattina di Pentecoste”, ha evidenziato Papa Francesco:
Avvicinatevi ai poveri e toccate nella loro carne la
carne ferita di Gesù; Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo, con quella
libertà, e per favore, non ingabbiate lo Spirito Santo! Con libertà!
Con
autoironia il Papa ha ricordato anche di come definiva i Carismatici prima di
diventane assistente spirituale in Argentina: “una scuola di samba”. Poi ha
sottolineato che il “Rinnovamento Carismatico è una grande forza al servizio
dell’annuncio del Vangelo, nella gioia dello Spirito Santo (Evangelii
Gaudium)”; voi avete ricevuto lo Spirito Santo – ha soggiunto - che vi ha
fatto scoprire l'amore di Dio per tutti i suoi figli e l'amore per la
Parola. Il Santo Padre ha più volte interrogato i presenti, come quando ha
chiesto se i carismatici portano ancora oggi una copia della Bibbia, del Novo testamento
sempre con se:
Lo fate ancora oggi?? [la folla:] Sììì!!! Non ne sono
tanto sicuro, eh? Se nò, tornate al questo primo amore, portare sempre in
tasca, nella borsa, la Parola di Dio! E leggere un pezzetto. Sempre con la
Parola di Dio.
Prima
dell'intervento il Papa ha dialogato con i rappresentati dei sacerdoti,
giovani, famiglie, ammalati. Ha chiesto perché non ci fossero rappresentanze di
nonni “assicurazione della nostra fede - ha puntalizzato - condotti dallo
Spirito Santo”:
Gli anziani, eh?, sono la nostra saggezza, sono la
saggezza della Chiesa; gli anziani che tante volte noi scartiamo.
Conversando
con una moglie e mamma ha rimarcato la centralità della famiglia, dove “Gesù
cresce, cresce nell’amore dei coniugi, cresce nella vita dei figli”. E per
questo sotto l’attacco del nemico:
Le famiglie sono questa Chiesa domestica. Ma, gli
sposi sono peccatori, come tutti, ma vogliono andare avanti nella fede, nella
loro fecondità, nei figli e nella fede dei figli. Il Signore benedica la
famiglia, la faccia forte in questa crisi nella quale il diavolo vuole
distruggerla.
E’ la
vicinanza, che ha indicato ai sacerdoti esortandoli alla prossimità con Gesù e
alla gente, con il popolo di Dio:
Amate la vostra gente, siate vicini alla gente. Questo
è quello che chiedo a voi, questa doppia vicinanza: vicinanza a Gesù e
vicinanza alla gente.
Parlando
poi con un ragazzo ha indicato la via di una giovinezza che "scommette su
cose grandi", rispetto ad una vita tenuta “in cassaforte”:
Così questa gioventù diventa vecchia, nel peggiore
senso della parola. Diventa uno straccio. Non serve a niente. La gioventù è per
rischiarla: rischiarla bene, rischiarla con speranza. E’ per scommetterla su
cose grandi. La gioventù è per darla, perché altri conoscano il Signore. Non
risparmiate per voi la vostra gioventù: andate avanti!
Nell’incontro
con una non vedente, il Papa ha indicato come la sofferenza sia testimonianza e
vicinanza a Gesù:
I fratelli e le sorelle che soffrono, che hanno una
malattia, che sono disabili, sono fratelli e sorelle unti dalla sofferenza di
Gesù Cristo, imitano Gesù nel momento difficile della sua croce, della sua
vita. Questa unzione della sofferenza la portano loro avanti, per tutta la
Chiesa.
Toccante
il momento della preghiera in cui il Papa ha parlato della “Santa ubriachezza”
quella che fa parlare le lingue della carità, rispetto agli egoismi di potere.
Poi ancora il richiamo all’unità e scrosciante l’applauso per l’invito del
2017:
Cercate l'unità del Rinnovamento, unità che viene
dalla Trinità! E aspetto tutti voi, carismatici del Mondo, per celebrare,
insieme al Papa, il vostro grande Giubileo alla Pentecoste del 2017 nella
Piazza di San Pietro! Grazie.
Fonte: radiovaticana
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