domenica 16 febbraio 2014

Dalla Parola del giorno Mt 5,17-37 - Come vivere questa Parola?


Sia il vostro parlare: "Sì, sì", "No, no"; il di più viene dal Maligno.

Lungo la settimana il libro della Genesi ci ha presentato il volto più vero dell'uomo, quello in cui sono rintracciabili i lineamenti divini: immagine di quel Dio con cui è chiamato a vivere in un rapporto di amicizia senza veli, senza reticenze. Un atteggiamento di libertà interiore che lo fa porre anche accanto ai suoi simili senza riserve: è nudo - dice il testo - cioè è quello che è, senza giri viziosi, senza inutili contorsioni.
Limpidezza di un rapporto che il peccato ha inquinato, sostituendo il sospetto e la paura là dove avrebbe dovuto esserci soltanto la tensione verso il disvelamento e la consegna del proprio io più intimo e l'accoglienza di quello dell'altro nel segno della comunione.
Gesù richiama alla necessità di restaurare questa armonia iniziale lasciando cadere inutili e dannose difese dinanzi a colui di cui è venuto a rivelarci il volto fraterno. Perché mettere su maschere, perché tentare di velare la verità usando proprio quella parola che ci accomuna al "Logos" (Parola) divino e che ci è data per rivelare il nostro mondo interiore e così entrare in comunione con l'altro, con il mio fratello?
Con l'ingresso nel mondo del peccato non tutto è così lineare, l'altro può approfittare della mia schiettezza... ci vuole prudenza - ci viene da dire. E secondiamo l'azione del Maligno che è venuto a corrodere proprio questa fiducia di fondo, offuscando il nostro sguardo così che non riusciamo più a vedere il fratello, ma solo un potenziale nemico.
L'inerme consegnarsi di Gesù nelle nostre mani non ci dice nulla a proposito? Non è un eloquente richiamo a riattizzare il fuoco della fiducia reciproca, dell'amore incondizionato?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, richiamerò i miei atteggiamenti difensivi e vedrò come correggerli coniugando insieme un'equilibrata prudenza e un'incondizionata fiducia.

Gesù, tu sei il "sì" del Padre consegnato all'umana debolezza. Possa io trovare in te la forza di improntare anche la mia vita a questo "sì" incondizionato, che diviene dono per il fratello e sollecitazione a lasciar cadere le difese per un autentico incontro nell'amore reciproco.

La voce di un medico santo
Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi.
Giuseppe Moscati

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