giovedì 20 febbraio 2014

«La gente, chi dice che io sia?» Mc 8,27 - Come vivere questa Parola?


Commento su Mc 8,27

«La gente, chi dice che io sia?»
Mc 8,27

Come vivere questa Parola?

In tutti i racconti del vangelo abbiamo ad un certo punto la domanda fatidica di Gesù.... chi dice la gente che io sia?Nel vangelo secondo Marco questa arriva esattamente a metà del racconto, nel momento in cui Gesù si è fatto conoscere un po' da tutti e inizierà a dedicarsi, in forma via via più esclusiva, ai suoi discepoli. È una domanda di sintesi che obbliga i discepoli a fare i conti con la loro capacità di valutazione, oltre le emozioni e i sentimenti che li hanno attraversati in questa esperienza straordinaria di relazioni, incontri e scontri con gente semplice ma anche con la classe potente della loro terra. Essi devono fare questa sintesi e rendersi conto delle diverse rappresentazioni che si sono andate costruendo nella testa e nel cuore della gente. Gesù, in fondo, li sta sollecitando ad una riflessione pastorale, magari in vista di correggere il loro intervento. Ormai sono, con lui e come lui, evangelizzatori e devono distinguere l'essenziale e l'irrinunciabile della loro azione evangelizzatrice. Come rispondono? Gesù è colto come un profeta grande, tipo Elia o Geremia o come il recentissimo e violentemente scomparso Giovanni, il Battista. La fantasia non riesce che a replicare modelli conosciuti, la novità non ha ancora perforato la realtà! E allora? Cosa fare? Cosa dire? Come far cogliere la Novità di Gesù?

Signore, anche noi ci dibattiamo nell'incapacità nostra e degli altri di riconoscere e vivere la tua novità. Donaci occhi nuovi per vedere oltre l'apparenza e gettare le basi della nostra fede nell'inaspettata novità che sei tu, ogni giorno.

La voce di papa Francesco

Chiudersi in sé stessi significa assaggiare l'amaro veleno dell'immanenza, e l'umanità avrà la peggio in ogni scelta egoistica che facciamo.
GE 87

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