lunedì 3 febbraio 2014

Meditiamo Mc. 5,1-20 assieme a don Luciano Sanvito


Legione

Non c'è spirito che tenga di fronte a Gesù.
Tutti gli spiriti e i demoni davanti a Lui devono obbedire, per forza.
Anche "Legione", che sono in molti, che nessuno riesce a tenere legato con ceppi e catene, deve sottostare alla forza della presenza di Gesù.

Se noi abbiamo il riferimento a Gesù ogni spirito, buono o cattivo, verrà posto nel suo ordine, e non farà alcun disordine né a noi né agli altri.
Ma se manca il riferimento a Gesù, Legione e i suoi compari fanno festa.

Questo fatto degli spiriti indemoniati che possiedono un corpo di uomo o di animale ci fa capire che lo spirito non vaga astrattamente, ma mira sempre a una incarnazione, a un posssedimento concreto che sia un corpo.

Gesù permette agli spiriti di entrare nei porci, come a mostrare il destino di chi è indemoniato e posseduto, nella identità e nel processo involutivo: tutto a mare.

Il fatto ci sottolinea anche un'altra realtà che interessa noi oggi: lo spirito del Cristo vaga nel mondo insieme agli altri spiriti, in un incontro che spesso avviene a livello ravvicinato, laddove la persona si lascia possedere più da uno o dall'altro.
POSSEDERE LO SPIRITO DI CRISTO E' VITA,
ALTRIMENTI E' ESSERE POSSEDUTI DALLO SPIRITO DI MORTE.

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