Gesù ricordati!
1 – Ricordati la gloria del
Padre, e i divini splendori che tu lasciasti, esiliandoti sulla terra
per riacquistare tutti i poveri peccatori. Oh, Gesù! Abbassandoti verso
la Vergine Maria tu velasti l'infinità tua gloria e grandezza. Ma di
quel seno materno che fu l'altro tuo Cielo, ricordati!
2 – Il dì della tua nascita, ricordati, gli Angeli lasciando il cielo han cantato: Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà!
Dopo diciannove secoli tu colmi la tua promessa; e la pace è la
ricchezza dei tuoi figli. Per gustare sempre la tua pace ineffabile,
eccomi a te.
3 – Eccomi a te, nascondimi
tra le tue fasce, io voglio restar sempre nella tua culla: dove,
cantando con gli angeli, potrò ricordarti le feste di questi giorni. Oh,
Gesù, ricorda i pastori e i Re Magi, che ti offersero in gioia i loro
doni ed il cuore: e la schiera degli innocenti, che ti dettero il
sangue.
4 – Ricordati che tu
preferisti le braccia di Maria al tuo trono regale; bambinello, per
campar la tua vita non avevi nient'altro che il latte verginale!
Invitami al festino d'amore che t'offre Maria, fratellino Gesù; degnati
d'invitarmi e ricordati della tua sorellina che ti fece battere il
cuore!
5 – Ricordati che chiamasti
tuo padre l'umile Giuseppe, il quale, per comando celeste, seppe
strapparti ai furori d'un mortale senza svegliarti sul seno di tua
Madre. Ricordati, Verbo di Dio, lo strano mistero: stesti in silenzio, e
facesti parlare un Angelo: ricorda il tuo lontano esilio, sulle rive
del Nilo.
6 – Ricordati che su altri
lidi i tuoi occhi infantili gioirono delle stelle e della luna lucenti,
che io contemplo nel cielo senza nuvole. Con la manina che carezzava
Maria tu sostenevi il mondo e gli davi la vita. E pensavi a me! Gesù,
mio Reuccio, ricordatelo.
7 – Ricordati che, in
solitudine, le tue mani divine lavoravano. Ti studiavi di vivere
ignorato e ripudiavi il sapere degli uomini. Tu, che avresti potuto
stupire il mondo con una sola parola, ti compiacesti di celare la tua
profonda saggezza… Apparisti ignorante. Signor mio onnipotente,
ricordatelo!
8 – Ricordati che, straniero
alla terra, ti facesti errante, Tu, l'Eterno Verbo! Non avevi nulla,
nemmeno un sasso, non un ricovero, un nido d'uccello.
O Gesù, vieni in me, riposa qui la tua testa, vieni, ché la mia anima è
pronta a riceverti. Salvatore amatissimo, riposa nel mio cuore, che è
tuo.
9 – Ricordati le tenerezze
divine di cui colmasti i più piccoli; anch'io voglio le tue carezze, il
tuo bacio celeste: saprò praticare le virtù dell'infanzia per godere nei
cieli la tua soave presenza. Spesso dicevi: Il cielo è dei pargoli … Ricordatelo!
10 – Ricordati quando, stando seduto sull'orlo del pozzo, uno stanco viandante colmò la Samaritana del flutto d'amore che aveva in petto. Ah, so chi è Colui che chiede da bere: è il Dono di Dio , la sorgente della gloria: sei tu quell'acqua sorgiva, sei tu che ci hai detto; Venite a me!
11 – Venite a me, povere anime oppresse, v'alleggerirò del pesante fardello e, per sempre, immerse nel mio Cuore, vi sgorgheranno dal seno sorgenti.
Ho sete Gesù, esigo dell'acqua, degni d'inondarmi l'anima coi i suoi
divini torrenti; io vengo a te per stabilirmi nel tuo oceano d'amore!
12 – Ricordati quanto spesso, ahimè, io, figlia della luce,
dimentico il mio Re: abbi pietà della mia gran miseria, Gesù. Perdonami
nell'amor tuo! E fa che sia capace delle cose celesti, mettimi nei
segreti del Vangelo, questo libro d'oro è il mio più gran tesoro,
ricordatelo!
13 – Ricordati che la tua
Mamma divina ha un meraviglioso potere sul tuo cuore, ricordati quel dì,
che a sua preghiera, cambiasti l'acqua in un vino fragrante. Degnati ti
trasformare così l'indigenti mie opere, e alla voce di Maria, mio Dio,
rendile ferventi: ricordati spesso, Gesù; che sono la sua creatura!
14 – Ricordati, spesso, al
tramonto, salivi le colline: e le tue divine orazioni, ricordati, i tuoi
canti d'amore dell'ora del sonno! Io, Gesù mio, quando vengo
all'offizio, offro la tua preghiera nelle mie orazioni: e là, vicina al
tuo Cuore, canto felice; ricordatelo!
15 – Ricordati che, mirando i
campi, il tuo Cuore divino precorreva le mietiture: con gli occhi
rivolti alla santa Montagna tu mormoravi il nome degli eletti. Ed io
ogni giorno, mio Dio, m'immolo e prego affinché la tua messe sia presto
raccolta. Ricordati che la mia gioia e il mio pianto sono per i tuoi
mietitori!
16 – Ricordati la gran festa
degli Angeli, e l'armonia nel regno dei cieli, e il tripudio degli
stuoli sublimi, quando u un sol peccatore fino a te leva gli occhi! Io
voglio arricchire questa grande allegrezza… e per i tuoi peccatori,
Gesù, pregherò senza requie: perché venni al Carmelo per popolare il tuo
bel Cielo, ricordatelo!
17 – Ricordati la dolcissima
fiamma di cui volevi accendere i cuori; un tal fuoco celeste me l'hai
messo nell'anima, ed io voglio che la sua vampa si spanda. Una scintilla
da nulla, o mistero della vita, basta per un immenso incendio. Voglio
portare il tuo fuoco lontano, mio Dio; ricordatelo!
18 – Ricordati la gran festa
che desti per tuo figliolo pentito: tu che, ricordati, d'attimo in
attimo, sei tu che pensi a nutrire l'anima candida. Gesù, tu accogli con
amore il figliol prodigo… ma l'onda del tuo Cuore non ha dighe per me,
miei sono i tuoi beni, o mio Amato, mio Re, ricordatelo!
19 – Ricordati che, disprezzata la gloria, e prodigando divini miracoli, gridasti: Come potete credere, voi che cercate le glorie degli uomini? Le mie opere vi sembrano sorprendenti, ma ancora più splendide saranno quelle dei miei amici! Gesù, mio tenero sposo, ricordati quanto fosti umile e dolce!
20 – Ricordati la santa
ebbrezza con cui si fece presso al tuo Cuore il vergine Apostolo: riposò
nella tua tenerezza, comprese i tuoi segreti, Signore! Non sono gelosa
del tuo amato discepolo: conosco anch'io i tuoi segreti, perché son la
tua sposa. O mio divin Salvatore, anch'io ti riposo sul Cuore, che è
mio!
21 – Ricordati che la sera
dell'agonia mischiasti il sangue alle lacrime: perle d'amore il cui
valore infinito ha generato fiori verginali. Un Angelo, mostrandoti
questa scelta tua messe fece rinascer la gioia nell'anima tua benedetta:
ma che tu mi vedesti fra gli altri tuoi gigli, Gesù mio, ricordatelo!
22 – Il tuo sangue, e il
pianto, sorgente feconda inverginante i calici dei fiori, li ha resi
capaci, quaggiù, di partorirti un gran numero di cuori. Io son vergine,
Gesù! Ed ecco il mistero! Ché unendomi a te ti son madre di anime…
Ricordati dei fiori verginali che salvano i peccatori!
23 – Ricordati che, abbeverato di strazi, un Condannato volgendosi al cielo gridò: Presto mi vedrete glorioso in tutta la mia potenza! Nessuno voleva credere che Egli fosse il Figlio di Dio, perché la sua ineffabile gloria si nascondeva. O Principe della pace! Io, io ti riconosco, e credo in Te!
24 – Ricordati che fu sempre
sconosciuta, la divinità del tuo Volto fra i tuoi! Che a me lasciasti la
dolce tua immagine: e tu ben sai se t'ho riconosciuto! Sì, ti
riconosco, e anche tra le lacrime, o Volto dell'Eterno, scopro le tue
grazie. Consolò le mie lacrime, il tuo sguardo velato, ricordatelo!
25 – Ricordati il lamento
amoroso che, sulla croce, ti sfuggì dal Cuore: e che è impresso nel mio,
Gesù: oh! come divido la tua arsura! E quanto più è ferito dalle tue
fiamme, tanto più il mio cuore è assetato di darti anime. E che io
brucio notte e giorno di sete d'amore, ricordatelo!
26 – Ricordati, Gesù, Verbo di
vita, che tu m'amasti fino a morire per me: anch'io voglio amarti alla
follia; anch'io, vivere e morire per te. Tu sai, mio Dio, che tutto ciò
che desidero e di farti amare, ed essere un giorno martire. Voglio morir d'amore: Signore, ricordati del mio desiderio!
27 – Ricordati che nel giorno della tua vittoria ci dicesti: Beato chi non ha visto il Figliol di Dio raggiante di gloria, e ha creduto lo stesso!
T'amo e t'adoro nell'ombra della fede; e per vederti attendo in pace
l'aurora. Gesù! Ricordati che il mio desiderio non è di vederti quaggiù,
28 – Ricordati che, risalendo verso il Padre, tu non potevi lasciarci orfani:
e che dandoti prigione sulla terra sapesti velare la divinità dei tuoi
raggi; ma l'ombra di un tal velo è luminosa e pura, è Pane vivo di fede,
celeste nutrimento. O mistero d'amore, Gesù, sei tu il mio pane
quotidiano.
29 – O Gesù, che nonostante le
bestemmie dei nemici del sacramento d'amore, vuoi mostrare quanto mi
ami, e hai scelto il mio cuore e ti ci sei stabilito; o Pane
dell'esiliato, Santa Ostia divina: non son più io che vivo, ma vivo
della tua vita; e il dorato ciborio, che tu preferisci, Gesù, sono io.
30 – Gesù, e sono io il tuo
santuario vivente, che i malvagi no possono profanare: restami in cuore,
non è esso la aiuola di cui ciascun fiore vuole volgersi a te? Se tu te
ne allontanassi, giglio mio bianco, lo so bene, ogni mio fiore si
sfoglierebbe presto. Or sempre, dunque, mio ben amaro Gesù, giglio
olezzante, fiorisce in me.
31 – Ricordati che io son qui
sulla terra per consolarti dell'oblio dei peccatori: mio solo Amore,
esaudisce questa preghiera; e dammi mille cuori per amarti! Ma non
basta, beltà suprema, mio Gesù. Dammi, per amarti, lo stesso tuo Cuore
Divino: e ricordati ogni momento, Signore, 9del mio desiderio ardente.
32 – Ricordati che la tua
santa volontà è la mia pace, la mia sola felicità: così m'abbandono e
giaccio senza timore fra le tue braccia. Mio Salvatore divino. Se tu
t'addormenti quando mugghia l'uragano, i voglio sempre restare in questa
pace profonda: ma ancor mentre dormi, Gesù, preparami al risveglio!
33 – E ricordati che spesso io sospiro il dipoi del gran giorno, quando alfine l'Angelo verrà che deve dirci: Il tempo è finito, venite al Giudizio!
Allora, di furia, varcato lo spazio, verrò a nascondermi nel tuo Volto
divino. Tu il mio cielo sarai, dovrai essere, nell'eterno soggiorno,
ricordatelo!
21 ottobre 1895
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