venerdì 30 gennaio 2015

Santa Teresina: La mia pace e la mia gioia

 Teresa fanciulla

La mia pace e la mia gioia

1 – Vi son anime, in terra, che cercheremo invano la felicità; per me è tutto il contrario, ho la gioia nel cuore. È un fiore non effimero, che posseggo per sempre; e ogni giorno mi sorride, fresco come una rosa.
2 – Davvero, son persino troppo allegra, e faccio sempre quello che voglio; ma come potrei non esserlo, e non mostrare la mia gaiezza? Ho per gioia amor di sofferenza, e sorrido piangendo; e son grata alla spina che mi s'annida tra i fiori.
3 – Quando l'azzurro abbuia, e sembra abbandonarmi, la mia gioia è di restar nell'ombra, abbassarmi, nascondermi. La mia pace è la santa volontà di Gesù, solo mio amore; così vivo senza tema, e amo il giorno quanto la notte.
4 – La mia pace: restar piccola; così, se m'avvien di cadere, subito mi rialzo, e Gesù mi dà la sua mano. Allora gli dico ch'egli è tutto per me, lo copro di carezze; e le raddoppio se si nasconde alla mia fede.
5 – La mia pace, se mi vien da piangere, è di nasconderlo alle mie consorelle; quant'è soave il saper velare il dolore! Sì, voglio patire e non dirlo, perché Gesù si consoli: ché m'è gioia il vederlo sorridere quando il mio cuore è in esilio.
6– La mia pace è di sempre lottare per generar degli eletti; e teneramente dire, più che posso, al mio dolce Gesù: Per te, mio divino fratello, son felice di patire! E la mia gioia quaggiù è di rallegrarti.
7– Voglio vivere tanto, Signore, se tu lo vuoi: o venirmene in cielo, se ti fa piacere. L'amore, questo furore celeste, mi consuma sempre; che m'importano la vita o la morte? La sola mia gioia è d'amarti!
1 gennaio 189

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