Il Cielo che è mio
1 – A sopportare l'esilio di questa terra di pianti
m'occorre lo sguardo del divino Salvatore; sguardo che m'ha rivelato i
suoi incanti, e fatto presentire la gioia celeste. Gesù mi sorride
quando, volta a lui, sospiro; e allora la mia fede non è rimessa alla
prova. Lo sguardo del mio Dio, il suo sorriso che mi rapisce, ecco il cielo che è mio!
2 – Il mio cielo è in questo attrarre sulla Chiesa benedetta, sulla Francia in colpa e su ciascun peccatore, la grazia che si spande dal bel fiume di vita di cui la sorgente, o Gesù, è nel tuo cuore. Tutto posso ottenere quando, nel mistero, io parlo cuore a cuore col mio divino Re. Tale dolce orazione, in santa intimità, ecco il cielo che è mio!
3 – Il mio cielo è nascosto nella particola dove Gesù, il mio Sposo, si vela per amore. Vo attingendo la vita al divin focolare; e là m'ascolta, notte e giorno, il dolce Salvatore. Quale divino istante quando, o Benamato, nella tua tenerezza, vieni a trasformarmi in te! Questa unione d'amore, ed ineffabile, ecco il cielo ch'è mio!
4 – Il mio cielo è nel sentire in me la somiglianza col Dio che mi creò col suo soffio potente: il mio cielo è nel restargli sempre innanzi, è nel chiamarlo Padre, nell'essere sua creatura; tra le divine braccia non temo la tempesta: e la mia sola legge è il totale abbandono; riposargli sul Cuore, accosto al santo Volto, ecco il cielo ch'è mio!
5 – Ho trovato il mio cielo nella santa Trinità che m'alberga nel cuore, prigioniera d'amore. Là, contemplando il mio Dio, gli ripeto sicura che voglio amarlo e servirlo sempre, senza scampo. Il mio cielo è di sorridere a questo Dio che adoro quando mi si nasconde per provar la mia fede: sorridere, nell'aspettare che mi riguardi ancora, ecco il cielo ch'è mio!
2 – Il mio cielo è in questo attrarre sulla Chiesa benedetta, sulla Francia in colpa e su ciascun peccatore, la grazia che si spande dal bel fiume di vita di cui la sorgente, o Gesù, è nel tuo cuore. Tutto posso ottenere quando, nel mistero, io parlo cuore a cuore col mio divino Re. Tale dolce orazione, in santa intimità, ecco il cielo che è mio!
3 – Il mio cielo è nascosto nella particola dove Gesù, il mio Sposo, si vela per amore. Vo attingendo la vita al divin focolare; e là m'ascolta, notte e giorno, il dolce Salvatore. Quale divino istante quando, o Benamato, nella tua tenerezza, vieni a trasformarmi in te! Questa unione d'amore, ed ineffabile, ecco il cielo ch'è mio!
4 – Il mio cielo è nel sentire in me la somiglianza col Dio che mi creò col suo soffio potente: il mio cielo è nel restargli sempre innanzi, è nel chiamarlo Padre, nell'essere sua creatura; tra le divine braccia non temo la tempesta: e la mia sola legge è il totale abbandono; riposargli sul Cuore, accosto al santo Volto, ecco il cielo ch'è mio!
5 – Ho trovato il mio cielo nella santa Trinità che m'alberga nel cuore, prigioniera d'amore. Là, contemplando il mio Dio, gli ripeto sicura che voglio amarlo e servirlo sempre, senza scampo. Il mio cielo è di sorridere a questo Dio che adoro quando mi si nasconde per provar la mia fede: sorridere, nell'aspettare che mi riguardi ancora, ecco il cielo ch'è mio!
7 giugno 1896
Domenica dopo la festa del Corpus Domini
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