Pia ricreazione |
1 – Nel nome di Colui che
adoro, sorelle mie, vengo a tender la mano e a cantare per il divin
Bambino, perché non può ancora parlare! Per Gesù, l'esiliato del cielo,
non ho trovato al mondo che una profonda indifferenza; per questo vengo
al Carmelo.
2 – Sempre, mai sempre, le
vostre carezze, e lodi, e tenerezze, siano per il Bambinello! Bruciate
d'amore, anime accese; ché un Dio s'è fatto mortale per voi. Stupendo
mistero: chi vien mendicando è l'eterno Verbo!
3 – Sorelle mie, non temete,
avvicinatevi, ed una ad una offrite a Gesù il vostro amore; saprete la
sua santa volontà. V'insegnerò ciò che più brama il Bambinello in fasce,
a voi che, pure come gli Angeli, avete in più che potete soffrire1
4 – Sempre, mai sempre, il
vostro patire, e le gioie, siano per il Bambinello! Ardete d'amore,
anime accese; ché un Dio s'è fatto mortale per voi. Stuopendo mistero;
chi vien mendicando è il Verbo eterno!
L'Angelo, deposto il
bambino nel presepio, presenta alla Madre priora, e poi a tutte le
Carmelitane, un cestino colmo di biglietti. Ciascuna ne sceglie uno a
caso e, senza aprirlo, lo porge all'Angelo, che canta l'elemosina
chiesta dal divin Bambino.
5. UN TRONO D'ORO - Ascolta, e ti sia caro il desiderio gentile del Bambino Gesù, tuo solo tesoro. Ti chiede quel trono d'oro
che non trova nella sua povera grotta. Questa è come il peccatore, dove
Gesù non vede nulla che possa rallegrarsi il cuore… Salva, sorella mia,
l'anima del peccatore. Per quel trono sospira Gesù; ma quanto più per il suo trono d'oro , il puro tuo cuore che agogna.
6. DEL LATTE - Colui
che nutre gli eletti con la sua santa essenza divina s'è fatto per te
il Bambino Gesù; esige la tua assistenza! Perfetta è in cielo la sua
felicità; ma in terra è povero… Sorella mia, un po' di latte, un po' di latte,
al tuo fratellino Gesù! Già ti sorride; e sottovoce ripete: Io amo la
semplicità. Natale! Natale! Discendo dal Cielo: e tu… sei tu stessa il
mio dolce latte d'amore!
7. DEGLI UCCELLINI - Sorella mia, tu bruci di sapere ciò che desidera Gesù Bambino: ebbene, stasera ti dirò come potrai farlo sorridere. Chiappa dei begli uccellini
e falli svolazzare nella gabbia; son proprio come gli innocenti che il
Verbo adorabile ama. Ai dolci canti, ai gorgheggi, raggia il suo volto
infantile. E tu prega per loro; un dì, nel cielo, saranno la tua corona.
8. UNA STELLA - Talvolta,
quando il cielo è coperto di nuvole, la sera senza luce è triste per
Gesù, nell'ombra. Per rallegrare Gesù Bambino fatti ardente di luce,
brilla di tutte le tue virtù, come una stella. E che o tuoi
raggi guidino al cielo i peccatori, cancellandone l'ombra. Il Bambinello
divino, l'astro del mattino, ti ha scelto per sua dolcissima stella.
9. UNA CETRA - Ascolta, sorellina, ciò che vuole Gesù Bambino; ti chiede il cuore per sua cetra misteriosa.
Nel suo bel cielo egli ha tutta l'armonia e l'incenso degli Angeli; ma
vuole che sii tu a cantare le sue lodi, come loro, sul Carmelo. Sorella
carissima, Gesù vuole la melodia del tuo cuore; di giorno, di notte, la
tua vita si consumerà in canti d'amore.
10. DELLE ROSE - La
tua anima è un giglio olezzante che incanta Gesù e Maria; senti ciò che
sommessamente, misteriosamente, ti dice Gesù: Ah, se mi piace il
candore dei gigli, simbolo d'innocenza, non amo di meno il ricco colore delle rose della penitenza.
Quando il tuo pianto si fa rugiada sui cuori, tu mi inondi di un
fragrante piacere. Perché, fin che vorrò, a pieni mani, potrò cogliere rose.
11. UNA VALLATA -
Come i raggi del sole abbelliscono la natura, e la valle ed i prati si
fan tutti d'oro; così fa Gesù, sole divino, con tutto ciò che tocca,
assai più d'una splendida aurora, nel suo mattino. E sulla tua anima il
esilio, sorella, fin del suo levarsi, il sole divino spande, con ogni
dono, i suoi più caldi raggi: sii tu, dunque, la sua ridente vallata.
12. DEI MIETATORI - Laggiù,
sotto altri orizzonti, nonostante le nevi ed i geli, già s'indorano le
messi che il Bambino Gesù protegge. Ma quali anime ardenti
occorrerebbero per raccogliere; di mietitori incuranti del
ferro e del fuoco, nella volontà di soffrire. Natale, è Natale! Ed io
vengo al Carmelo sapendo che i miei voti sono anche tuoi: sorella,
genera al Salvatore anime d'apostoli , moltitudini!
13. UN GRAPPOLO D'UVA - Vorrei un frutto saporito, un grappolo d'oro, per rinfrescare la boccuccia riarsa del celeste Bambino. Che dolce sorte è la tua, sorella mia! Sei tu il grappolo scelto ;
ti spremeranno le sue care manine. Stanotte e troppo piccolo per
mangiare i chicchi lui stesso; egli anela soltanto al dolce succo
dorato.
14. UNA PICCOLA OSTIA - Gesù,
il bel Bambinello divino, ogni mattina trasforma in se stesso una
bianca particola per comunicarti la sua vita: anzi, con un di più
d'amore ti vuol trasformare in lui stesso. Il tuo cuore è il suo amato
tesoro, la sua felicità, il suo piacere supremo. Natale, è Natale! E io
discendo dal cielo per dire alla tua anima rapita: il dolcissimo Agnello
si abbassa fino a te: sii tu la sua bianca, purissima ostia!
15. UN SORRISO - Il
mondo conosce la grazia nel tuo amabile Sposo Gesù, e io vedo
lacrimucce scintillanti nei dolcissimi occhi. Sorella mia cara, consola
il Bambino che ti tende le braccai; e, ti prego, sorridi sempre,
quaggiù, a deliziarlo! Vedi... il suo sguardo par dire: Quando sorridi
alle tue sorelle, o mia sposa, quel sorriso basta ad asciugarmi le lacrime!
16. UN BALOCCO - Vuoi essere il balocco
di Gesù Bambino su questa terra? Sorella, vuoi piacergli? Stagli nella
manina. E se il Bambino ti carezza, se ti avvicina al cuore, e se
talvolta ti trascura, fatti una gioia di tutto, seguilo nei suoi
capricci, ne rallegrerai gli occhi divini: ti saranno, d'ora in poi, una
delizia, i suoi desideri infantili.
17. UN GUANGIALE - Spesso
vedo Gesù che si sveglia nella greppia dove riposa. Vuoi saperne il
perché? Non ha guanciale! Ora io so bene che l'anima tua non aspira,
notte e giorno, che a consolarlo: ebbene! Il guanciale ch'egli desidera è il tuo cuore
colmo d'amore. Ah! sii sempre umile e dolce. E il più amato dei tesori
potrà dirti: Sposa mia, come in te, dolcemente, mi addormento!
18. UN FIORE - La
terra è coperta di neve, il gelo regna per tutto. Il duro clima
invernale ha strinato ogni fiore quaggiù. Ma fiorisce per te
l'ineffabile Fiore dei campi della santa tua Patri, laddove la
primavera è eterna. Sorella mia, nasconditi là tra l'erbette presso la
rosa di Natale; sii tu il fiorellino del tuo Sposo, re del cielo.
19. DEL PANE - Tutti i dì, quando in preghiera tu parli all'Autore d'ogni bene, gli ripeti: Padre nostro, dacci oggi il nostro pane quotidiano
. Ma questo Dio, che ti s'è fatto fratello, soffre la fame come te. Ascoltane l'umile preghiera, che ti chiede un po' di pane! Sorellina mia, sii ben certa ch'egli non vuole che il tuo amore. si pasce dell'anima pura; ecco il suo pane quotidiano.

20. UNO SPECCHIO - Ogni
bambino è contento d'esser messo davanti ad un nitido specchio, e
allora sorride con grazia a quello che crede un altro bambino. E tu
accorri, dunque, nella povera grotta; la tua anima è un puro cristallo;
rifletti l'adorabile Verbo, le grazie di Dio che s'è fatto bambino… Sì,
siine la vivente immagine, sii limpido specchio al tuo Sposo; lo splendore divino del suo Volto vuol contemplarsi in te.
21. UN PALAZZO - I
grandi, i potenti della terra, hanno dei sontuosi palazzi: i miseri,
invece, non hanno per asilo che dei tuguri. Così tu vedi un una stalla
il povero Bambinello di Natale; che lasciando la reggia celeste vi cela
la sua gloria ineffabile. Il tuo cuore ama la povertà, in cui trova la
pace; così Gesù non vuole che il tuo cuore per farne la sua magione!
22. UN SERTO DI GIGLI - L'adorabile
testa di Gesù è coronata di spine dai peccatori. Sorella, ammira le
divine grazie, che la terra non conosce più… E che l'anima tua verginale
gli faccia dimenticare un tal dolore; offrigli le tue vergini sorelle
per coronarlo di gloria reale. Accorrete intorno al suo trono; ed a
rallietarne gli occhi incantevoli intrecciate davanti a lui il vostro serto di gigli splendenti!
23. LE CHICCHE - Sorella mia, come piacciono le chicche ai bambini; empine dunque alla svelta le bianche manine di Gesù. Che subito, a questo dono, ti volge uno sguardo invitante. Le chicche
del Carmelo, che Gesù predilige, non sono che tutti i tuoi sacrifici.
Cara sorella, la tua austerità, la tua gran povertà, son le delizie di
Gesù.
24. UNA CAREZZA - Gesù Bambino non ti domanda niente di più che una dolcissima carezza :
dagli tutto il tuo amore, e ne vedrai per compenso la carità potente. E
se una delle tue sorelle viene a piangere da te, subito, teneramente,
supplica il divin Bambino che venga a carezzarla , soavemente con la sua manina.
25. UNA CULLA
- Sono ben pochi, quaggiù, i cuori che non aspirino alle grazie del Re
della gloria, Gesù; ma se appena s'addormenta non vogliono credergli
più, e smettono di servirlo. Se tu sapessi con che gusto dorme il santo
Bambino quando non teme d'essere destato, gli faresti invece da culla, al dolcissimo Agnello, sorridendo quando s'appisola.
26. DEI LINI - Guarda
il caro Bambinello che col suo bel ditino ti mostra la paglia secca. E
bada a capire il suo amore pensando intanto a guarnire oggi di lini la misera greppia. Sarà sempre scusando le tue sorelle che farai tue le grazie del Re degli Angeli, Gesù: perché egli vuole per lini la carità più ardente, la tua cara semplicità.
27. DEL FUOCO - Gesù
Bambino, il dolce focolare degli eletti, sorella mia, trema di freddo
nella grotta. E intanto, nel cielo azzurro, fiamme di fuoco angeliche
servono il Verbo adorabile. Ma in terra non sei che tu il focolare del dolce tuo Sposo, che vuole le tue fiamme . sorella mia, sei tu che, per riscaldare il Salvatore, devi affocare tutte le anime.
28. UN DOLCE - Tutti i bambini, lo sai, preferiscono un bel dolce alla gloria d'un impero. E dunque, offrirne al Re del cielo uno che sia delizioso, se vuoi vederlo sorridere. E sai qual è il più scelto dei dolci pel Re dei re? È l'obbedienza pronta. Se vuoi ingraziarti il tuo Sposo obbedisci, come faceva lui da bambino.
29. DEL MIELE - Alle
prime luci mattutine si vede l'ape che va in fiore in fiore a fare un
ricco bottino, ridestando felice ogni corolla. Anche tu fa' così, vai a
far preda d'amore, ogni giorno, visitando la santa greppia, e offrendo
al divin Salvatore il miele del tuo fervore, o piccola ape dorata!
30. UN AGNELLO - Per
rallegrare l'Agnello, non curarti del gregge; e tu scordati il resto,
bada soltanto alla sua gioia; pensa a ben servirlo, finché l'Agnello
riposa. Sorella mia, fin da oggi abbandonati a lui… e con lui dormirai.
Verrà Maria a vederlo in culla; e accanto al suo Agnello ne vedrà un altro che gli somiglia.
A questo punto l'Angelo, che avrà ripreso in braccio il Bambino Gesù, canta quello che segue:
31. Gesù Bambino vi ringrazia,
allietato dai vostri doni. Così, nel suo libro della vita, li iscrivi
con i vostri nomi. Gesù ha trovato delle delizie in questo Carmelo; e
per compensarvi dei sacrifici ha il suo bel cielo! Se sarete sempre
fedeli nel contentare il dolce Tesoro, l'amore vi darà le ali per un
volo dallo slancio sublime. E un giorno, nella santa Patria, dopo
l'esilio, vedrete Gesù e Maria. Così sia.
Natale 1895
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