martedì 6 gennaio 2015

Santa Teresina - Il piccolo Medicante di Natale

 

 Cappella del Carmelo

Pia ricreazione

Un angelo, portando in braccio Gesù bambino, canta con queste parole

1 – Nel nome di Colui che adoro, sorelle mie, vengo a tender la mano e a cantare per il divin Bambino, perché non può ancora parlare! Per Gesù, l'esiliato del cielo, non ho trovato al mondo che una profonda indifferenza; per questo vengo al Carmelo.


2 – Sempre, mai sempre, le vostre carezze, e lodi, e tenerezze, siano per il Bambinello! Bruciate d'amore, anime accese; ché un Dio s'è fatto mortale per voi. Stupendo mistero: chi vien mendicando è l'eterno Verbo!


3 – Sorelle mie, non temete, avvicinatevi, ed una ad una offrite a Gesù il vostro amore; saprete la sua santa volontà. V'insegnerò ciò che più brama il Bambinello in fasce, a voi che, pure come gli Angeli, avete in più che potete soffrire1


4 – Sempre, mai sempre, il vostro patire, e le gioie, siano per il Bambinello! Ardete d'amore, anime accese; ché un Dio s'è fatto mortale per voi. Stuopendo mistero; chi vien mendicando è il Verbo eterno!

L'Angelo, deposto il bambino nel presepio, presenta alla Madre priora, e poi a tutte le Carmelitane, un cestino colmo di biglietti. Ciascuna ne sceglie uno a caso e, senza aprirlo, lo porge all'Angelo, che canta l'elemosina chiesta dal divin Bambino.


5. UN TRONO D'ORO - Ascolta, e ti sia caro il desiderio gentile del Bambino Gesù, tuo solo tesoro. Ti chiede quel trono d'oro che non trova nella sua povera grotta. Questa è come il peccatore, dove Gesù non vede nulla che possa rallegrarsi il cuore… Salva, sorella mia, l'anima del peccatore. Per quel trono sospira Gesù; ma quanto più per il suo trono d'oro , il puro tuo cuore che agogna.


6. DEL LATTE - Colui che nutre gli eletti con la sua santa essenza divina s'è fatto per te il Bambino Gesù; esige la tua assistenza! Perfetta è in cielo la sua felicità; ma in terra è povero… Sorella mia, un po' di latte, un po' di latte, al tuo fratellino Gesù! Già ti sorride; e sottovoce ripete: Io amo la semplicità. Natale! Natale! Discendo dal Cielo: e tu… sei tu stessa il mio dolce latte d'amore!


7. DEGLI UCCELLINI - Sorella mia, tu bruci di sapere ciò che desidera Gesù Bambino: ebbene, stasera ti dirò come potrai farlo sorridere. Chiappa dei begli uccellini e falli svolazzare nella gabbia; son proprio come gli innocenti che il Verbo adorabile ama. Ai dolci canti, ai gorgheggi, raggia il suo volto infantile. E tu prega per loro; un dì, nel cielo, saranno la tua corona.


8. UNA STELLA - Talvolta, quando il cielo è coperto di nuvole, la sera senza luce è triste per Gesù, nell'ombra. Per rallegrare Gesù Bambino fatti ardente di luce, brilla di tutte le tue virtù, come una stella. E che o tuoi raggi guidino al cielo i peccatori, cancellandone l'ombra. Il Bambinello divino, l'astro del mattino, ti ha scelto per sua dolcissima stella.


9. UNA CETRA - Ascolta, sorellina, ciò che vuole Gesù Bambino; ti chiede il cuore per sua cetra misteriosa. Nel suo bel cielo egli ha tutta l'armonia e l'incenso degli Angeli; ma vuole che sii tu a cantare le sue lodi, come loro, sul Carmelo. Sorella carissima, Gesù vuole la melodia del tuo cuore; di giorno, di notte, la tua vita si consumerà in canti d'amore.


10. DELLE ROSE - La tua anima è un giglio olezzante che incanta Gesù e Maria; senti ciò che sommessamente, misteriosamente, ti dice Gesù: Ah, se mi piace il candore dei gigli, simbolo d'innocenza, non amo di meno il ricco colore delle rose della penitenza. Quando il tuo pianto si fa rugiada sui cuori, tu mi inondi di un fragrante piacere. Perché, fin che vorrò, a pieni mani, potrò cogliere rose.


11. UNA VALLATA - Come i raggi del sole abbelliscono la natura, e la valle ed i prati si fan tutti d'oro; così fa Gesù, sole divino, con tutto ciò che tocca, assai più d'una splendida aurora, nel suo mattino. E sulla tua anima il esilio, sorella, fin del suo levarsi, il sole divino spande, con ogni dono, i suoi più caldi raggi: sii tu, dunque, la sua ridente vallata.


12. DEI MIETATORI - Laggiù, sotto altri orizzonti, nonostante le nevi ed i geli, già s'indorano le messi che il Bambino Gesù protegge. Ma quali anime ardenti occorrerebbero per raccogliere; di mietitori incuranti del ferro e del fuoco, nella volontà di soffrire. Natale, è Natale! Ed io vengo al Carmelo sapendo che i miei voti sono anche tuoi: sorella, genera al Salvatore anime d'apostoli , moltitudini!


13. UN GRAPPOLO D'UVA - Vorrei un frutto saporito, un grappolo d'oro, per rinfrescare la boccuccia riarsa del celeste Bambino. Che dolce sorte è la tua, sorella mia! Sei tu il grappolo scelto ; ti spremeranno le sue care manine. Stanotte e troppo piccolo per mangiare i chicchi lui stesso; egli anela soltanto al dolce succo dorato.


14. UNA PICCOLA OSTIA - Gesù, il bel Bambinello divino, ogni mattina trasforma in se stesso una bianca particola per comunicarti la sua vita: anzi, con un di più d'amore ti vuol trasformare in lui stesso. Il tuo cuore è il suo amato tesoro, la sua felicità, il suo piacere supremo. Natale, è Natale! E io discendo dal cielo per dire alla tua anima rapita: il dolcissimo Agnello si abbassa fino a te: sii tu la sua bianca, purissima ostia!


15. UN SORRISO - Il mondo conosce la grazia nel tuo amabile Sposo Gesù, e io vedo lacrimucce scintillanti nei dolcissimi occhi. Sorella mia cara, consola il Bambino che ti tende le braccai; e, ti prego, sorridi sempre, quaggiù, a deliziarlo! Vedi... il suo sguardo par dire: Quando sorridi alle tue sorelle, o mia sposa, quel sorriso basta ad asciugarmi le lacrime!


16. UN BALOCCO - Vuoi essere il balocco di Gesù Bambino su questa terra? Sorella, vuoi piacergli? Stagli nella manina. E se il Bambino ti carezza, se ti avvicina al cuore, e se talvolta ti trascura, fatti una gioia di tutto, seguilo nei suoi capricci, ne rallegrerai gli occhi divini: ti saranno, d'ora in poi, una delizia, i suoi desideri infantili.


17. UN GUANGIALE - Spesso vedo Gesù che si sveglia nella greppia dove riposa. Vuoi saperne il perché? Non ha guanciale! Ora io so bene che l'anima tua non aspira, notte e giorno, che a consolarlo: ebbene! Il guanciale ch'egli desidera è il tuo cuore colmo d'amore. Ah! sii sempre umile e dolce. E il più amato dei tesori potrà dirti: Sposa mia, come in te, dolcemente, mi addormento!


18. UN FIORE - La terra è coperta di neve, il gelo regna per tutto. Il duro clima invernale ha strinato ogni fiore quaggiù. Ma fiorisce per te l'ineffabile Fiore dei campi della santa tua Patri, laddove la primavera è eterna. Sorella mia, nasconditi là tra l'erbette presso la rosa di Natale; sii tu il fiorellino del tuo Sposo, re del cielo.


19. DEL PANE - Tutti i dì, quando in preghiera tu parli all'Autore d'ogni bene, gli ripeti: Padre nostro, dacci oggi il nostro pane quotidianoMt. 6, 9; Lc. 11, 2-3. Ma questo Dio, che ti s'è fatto fratello, soffre la fame come te. Ascoltane l'umile preghiera, che ti chiede un po' di pane! Sorellina mia, sii ben certa ch'egli non vuole che il tuo amore. si pasce dell'anima pura; ecco il suo pane quotidiano.


20. UNO SPECCHIO - Ogni bambino è contento d'esser messo davanti ad un nitido specchio, e allora sorride con grazia a quello che crede un altro bambino. E tu accorri, dunque, nella povera grotta; la tua anima è un puro cristallo; rifletti l'adorabile Verbo, le grazie di Dio che s'è fatto bambino… Sì, siine la vivente immagine, sii limpido specchio al tuo Sposo; lo splendore divino del suo Volto vuol contemplarsi in te.


21. UN PALAZZO - I grandi, i potenti della terra, hanno dei sontuosi palazzi: i miseri, invece, non hanno per asilo che dei tuguri. Così tu vedi un una stalla il povero Bambinello di Natale; che lasciando la reggia celeste vi cela la sua gloria ineffabile. Il tuo cuore ama la povertà, in cui trova la pace; così Gesù non vuole che il tuo cuore per farne la sua magione!


22. UN SERTO DI GIGLI - L'adorabile testa di Gesù è coronata di spine dai peccatori. Sorella, ammira le divine grazie, che la terra non conosce più… E che l'anima tua verginale gli faccia dimenticare un tal dolore; offrigli le tue vergini sorelle per coronarlo di gloria reale. Accorrete intorno al suo trono; ed a rallietarne gli occhi incantevoli intrecciate davanti a lui il vostro serto di gigli splendenti!


23. LE CHICCHE - Sorella mia, come piacciono le chicche ai bambini; empine dunque alla svelta le bianche manine di Gesù. Che subito, a questo dono, ti volge uno sguardo invitante. Le chicche del Carmelo, che Gesù predilige, non sono che tutti i tuoi sacrifici. Cara sorella, la tua austerità, la tua gran povertà, son le delizie di Gesù.


24. UNA CAREZZA - Gesù Bambino non ti domanda niente di più che una dolcissima carezza : dagli tutto il tuo amore, e ne vedrai per compenso la carità potente. E se una delle tue sorelle viene a piangere da te, subito, teneramente, supplica il divin Bambino che venga a carezzarla , soavemente con la sua manina.


25. UNA CULLA - Sono ben pochi, quaggiù, i cuori che non aspirino alle grazie del Re della gloria, Gesù; ma se appena s'addormenta non vogliono credergli più, e smettono di servirlo. Se tu sapessi con che gusto dorme il santo Bambino quando non teme d'essere destato, gli faresti invece da culla, al dolcissimo Agnello, sorridendo quando s'appisola.


26. DEI LINI - Guarda il caro Bambinello che col suo bel ditino ti mostra la paglia secca. E bada a capire il suo amore pensando intanto a guarnire oggi di lini la misera greppia. Sarà sempre scusando le tue sorelle che farai tue le grazie del Re degli Angeli, Gesù: perché egli vuole per lini la carità più ardente, la tua cara semplicità.


27. DEL FUOCO - Gesù Bambino, il dolce focolare degli eletti, sorella mia, trema di freddo nella grotta. E intanto, nel cielo azzurro, fiamme di fuoco angeliche servono il Verbo adorabile. Ma in terra non sei che tu il focolare del dolce tuo Sposo, che vuole le tue fiamme . sorella mia, sei tu che, per riscaldare il Salvatore, devi affocare tutte le anime.


28. UN DOLCE - Tutti i bambini, lo sai, preferiscono un bel dolce alla gloria d'un impero. E dunque, offrirne al Re del cielo uno che sia delizioso, se vuoi vederlo sorridere. E sai qual è il più scelto dei dolci pel Re dei re? È l'obbedienza pronta. Se vuoi ingraziarti il tuo Sposo obbedisci, come faceva lui da bambino.


29. DEL MIELE - Alle prime luci mattutine si vede l'ape che va in fiore in fiore a fare un ricco bottino, ridestando felice ogni corolla. Anche tu fa' così, vai a far preda d'amore, ogni giorno, visitando la santa greppia, e offrendo al divin Salvatore il miele del tuo fervore, o piccola ape dorata!


30. UN AGNELLO - Per rallegrare l'Agnello, non curarti del gregge; e tu scordati il resto, bada soltanto alla sua gioia; pensa a ben servirlo, finché l'Agnello riposa. Sorella mia, fin da oggi abbandonati a lui… e con lui dormirai. Verrà Maria a vederlo in culla; e accanto al suo Agnello ne vedrà un altro che gli somiglia.

A questo punto l'Angelo, che avrà ripreso in braccio il Bambino Gesù, canta quello che segue:


31. Gesù Bambino vi ringrazia, allietato dai vostri doni. Così, nel suo libro della vita, li iscrivi con i vostri nomi. Gesù ha trovato delle delizie in questo Carmelo; e per compensarvi dei sacrifici ha il suo bel cielo! Se sarete sempre fedeli nel contentare il dolce Tesoro, l'amore vi darà le ali per un volo dallo slancio sublime. E un giorno, nella santa Patria, dopo l'esilio, vedrete Gesù e Maria. Così sia.

Natale 1895

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