Gesù a Betania |
Frammento |
1. Maria Maddalena - Mio
Dio, divino Maestro Gesù, solo mio amore, che io sia sempre ai tuoi
piedi, lo voglio. La felicità l'ho cercata quaggiù senza frutto: ma il
mio cuore non s'è riempito che di tristezza.
2. Gesù - Maria,
o Maddalena! Io sono il tuo Salvatore! Rallegrati, tralascia ogni pena.
Fra i tuoi fitti rimpianti il mio cuore ti ripete: So bene che m'ami, e
mi basta il tuo amore.
3. Maria Maddalena - Quest'è
troppo, per me, buon Maestro; da sentirmi mancare. Oh potessi
rinascere, o morire oggi stesso. Mio Gesù, Salvatore, tu capisci il mio
spasimo, il mio immenso dolore d'averti fatto piangere!
4. Gesù - Sì,
è vero che ho sparso gran lacrime sulla tua anima: ma tu sai che in un
lampo posso mutare i cuori. La tua anima, ringiovanita dal mio sguardo
divino, mi benedirà senza fine nella vita eterna.
5. Maria Maddalena - Gesù,
ma è proprio al tuo amore che mi trasalisce il cuore; e la tua suprema
bontà ne aumenta il dolore: ho conosciuto la tua grazia, e nel mio
pentimento non ho più che lacrime, Signore, da offrirti!
6. Gesù - Son
lacrime preziose, che brillano ai miei occhi assai più che le infinite
perle scintillanti nei cieli. Alla raggiante stella di quell'azzurro
preferisco l'amante dal cuore fattosi puro.
7. Maria Maddalena - Ma
non hai gli Angeli, dagli ardori sublimi? Spandi sui loro candidi
stuoli i tuoi favori! Io, misera peccatrice, non ho meritato davvero la
tenerezza ineffabile della tua intimità.
8. Gesù - Tempo
verrà che salirai più in alto degli Angeli; che invidiano il tuo amore
canteranno le tue lodi. Ma per i toui fratelli peccatori bisogna che
ora, vivendo solitaria sulla terra, tu me ne attiri i cuori.
9. Maria Maddalena - Puro
come la neve brillerà senza fine il bianco mantello della schiena di
vergini che canta il tuo amore: io non ti offro che la fine d'una vita
immonda da me stessa, Dio mio! Fin dall'alba insozzata.
10. Gesù - Se
mi son cari i puri, lucidi fuochi aurorali. Maria, oh! quanto amo una
bella sera radiosa. La mia bontà senza pari riporrà sul mio cuore
l'anima verginale, e il peccatore.
29 luglio 1895
|
Nessun commento:
Posta un commento